Il Ministero per le politiche agricole ha pubblicato sul proprio sito internet il 5° bando per i contratti di filiera e di distretto nel settore agroalimentare. Si tratta di una delle misure previste dal fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza, con cui sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro, di cui 380 milioni utilizzati per lo scorrimento della graduatoria precedente e 300 milioni destinati al metodo biologico.
Per la presentazione delle domande occorre attendere che il Ministero metta a disposizione una apposita piattaforma informatica che gli interessati dovranno utilizzare, impiegando la modulistica preparata dai servizi ministeriali. Le domande di accesso potranno essere presentate entro 90 giorni calcolati a partire dal prossimo 23 maggio o, se successiva, dall’operatività della piattaforma informatica.
Potranno beneficiare del finanziamento le imprese che concorrono direttamente alla produzione, raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari e le imprese che forniscono servizi e mezzi di produzione. Sarà necessario aver sottoscritto un accordo di filiera, in ambito territoriale multiregionale, finalizzato alla realizzazione di un programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale. L’importo totale dei costi ammissibili riconducibile a una sola regione non può superare l’85% del totale dei costi ammissibili del contratto di filiera. L’importo complessivo degli investimenti ammissibili dovrà essere compreso tra 4 e 50 milioni di euro.
Sono ammessi gli investimenti:
- in attivi materiali e immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
- per la trasformazione e per la commercializzazione di prodotti agricoli;
- concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari;
- per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
- per l’organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere o mostre;
- per progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo;
- per la partecipazione alle fiere e per gli investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili effettuati da imprese di trasformazione.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 16/2022
Al via i nuovi contratti di filiera e di distretto per l’agroalimentare
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