In un momento di particolare attenzione verso il settore della gestione del rischio con la partenza della nuova Pac che ha introdotto importanti novità su questo tema, anche il comparto peritale si sta preparando per adeguarsi in maniera completa ai nuovi impegni della campagna 2023: proprio per questo è nata una collaborazione tra Asnacodi Italia e i periti estimatori dei danni da avversità atmosferiche che organizzano, con la Rete degli istituti agrari, il più importante percorso formativo nazionale dedicato ai giovani che vogliono intraprendere l’attività peritale e anche a chi è già attivamente coinvolto come perito nelle campagne grandine.
Sono previste due tipologie: corsi di avviamento e corsi di aggiornamento. Si svolgono su tutto il territorio nazionale solitamente su due giornate; nei corsi di avviamento si illustra in modo dettagliato l’attività peritale e le nozioni di base e le conoscenze necessarie per una pronta operatività in campagna. In quelli di aggiornamento si affrontano le nuove sfide e le nuove tecniche che impone la gestione dei rischi in agricoltura.
Questa collaborazione – sottolinea Andrea Berti, direttore Asnacodi Italia – è pienamente nel solco di uno degli asset sul quale l’Associazione nazionale e tutti i Condifesa della nostra galassia stanno investendo in maniera proattiva, ovvero la necessità di trasferimento di conoscenza».
«Il corso formativo – spiega Giovanni Follador, coordinatore dei corsi – è strutturato secondo le linee guida dei percorsi formativi destinati all’attività professionale dei periti estimatori emanate dal Comitato interprofessionale periti estimatori danni da calamità naturali».
I primi corsi sono in fase di partenza già a fine gennaio e si concluderanno ad agosto, con le ultime prove pratiche in campo. I programmi di ogni corso saranno modulati secondo le peculiarità specifiche di ogni sede e sono reperibili sul sito dell’Istituto Cerletti.