Come rendere più efficiente ed economica la concimazione di copertura del grano

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La concimazione di copertura del grano è fondamentale per garantire un’ottimale produzione e un buon livello proteico. I prodotti Yara a base di nitrato ammonico come YaraBela SULFAN, YaraBela EXTRAN e YaraBela LEON, impiegati alla dose ottimale, nella fase fenologica giusta e in maniera frazionata, garantiscono i migliori risultati in termini di resa, qualità, efficienza e risparmio di azoto.

Quale tipologia di azoto?

I prodotti YaraBela garantiscono la massima efficienza perché contengono al loro interno 2 forme di azoto: nitrico e ammoniacale. L’azoto nitrico, a pronto effetto, è la forma preferita dalle piante, disponibile fin dal momento della distribuzione, che si scioglie velocemente anche in poca acqua, migra nel terreno più velocemente verso le radici e, in caso di siccità, non è sottoposto a perdite per volatilizzazione. L’azoto ammoniacale, invece, mantiene la disponibilità di azoto per un arco di tempo più lungo ed è quindi adatto a coprire le necessità del frumento fra una concimazione e la successiva.

L’urea, invece, impiega diverso tempo prima di essere disponibile per la pianta poiché deve prima trasformarsi in ammonio e poi in nitrato. Durante questa trasformazione accade che le piante non possano utilizzare l’Azoto ureico distribuito e quindi restano o entrano in carenza.

La dose ottimale

Varie prove sperimentali hanno evidenziato che il frumento necessita di circa 3 kg di azoto per ogni 100 kg di granella prodotta. L’applicazione della corretta dose si trasforma sempre in un incremento più che proporzionale della produzione, quindi concimare conviene.

Fase fenologica giusta

Oggi più che mai i cambiamenti climatici influenzano l’andamento di crescita del frumento alternando momenti in cui la pianta è in crescita costante a periodi in cui l’attività è praticamente bloccata a causa di alte temperature o siccità. Applicare l’azoto quando la pianta è in crescita oppure subito prima di una pioggia prevista garantisce la solubilizzazione dell’elemento e un maggior assorbimento da parte della pianta e quindi una maggiore efficienza.

Il frumento necessita infatti di una 1ª dose di azoto quando si trova a fine accestimento/inizio levata per far ripartire la pianta e predisporla a massimizzare la produzione; di una 2ª concimazione quando è in fase di levata per fornire azoto nel periodo di massima necessità della pianta e favorire l’accumulo di preziose sostanze di riserva nelle parti verdi. Infine, un 3° apporto di nitrato ammonico, quando il frumento è a foglia a bandiera/botticella.

Spesso, per vari motivi, alcuni agricoltori fanno solo la prima passata con una dose di azoto che corrisponde più o meno a quella necessaria alla pianta per l’intero ciclo. Ma la dose ottimale di azoto calcolata a fine febbraio non corrisponde quasi mai a quella realmente necessaria a fine ciclo: parte dello stesso va quindi perso e parte non viene utilizzato e va quindi sprecato.

La concimazione frazionata

Applicare la dose ottimale di azoto quando la pianta lo richiede, alla fase fenologica giusta, in base all’andamento climatico permette che l’azoto applicato sia tutto utilizzato dalla pianta per produrre granella e proteine. La concimazione frazionata rappresenta il modo migliore per rendere l’azoto più efficiente e ridurre quindi gli sprechi e l’impatto economico per l’agricoltore ottenendo il massimo risultato con il minor quantitativo di concime, ma richiede una forma di azoto flessibile come il nitrato ammonico.

Yara, per supportare la sostenibilità della concimazione, oltre all’impiego della concimazione frazionata con YaraBela ha messo a disposizione degli agricoltori alcuni strumenti digitali come AtFarm, in grado di monitorare l’esigenza di azoto della pianta e produrre mappe di concimazione variabile.

Inoltre, la linea di prodotti YaraVita a base di nutrienti fogliari e/o biostimolanti è in grado di ridurre al minimo l’impatto dei cambiamenti climatici e degli stress abiotici e consentire al frumento di effettuare al massimo e per un tempo più lungo l’attività fotosintetica, per un risultato finale ottimale.

Per maggiori informazioni www.yara.it