«L’agroalimentare è una nostra eccellenza e fa grande l’Italia. Tra le deleghe che ho una a cui tengo in modo particolare è quella alle denominazioni, perché sono convinto che siano uno dei punti di forza del nostro Paese. Purtroppo sono sempre più spesso sotto attacco, e non solo perché le multinazionali pensano che sia più facile produrre in grossi stabilimenti in giro per il mondo o in un laboratorio ma, ahimè, anche perché certe politiche vengono agevolate dall’Europa. Per non parlare poi dell’Italian sounding, che ogni anno sottrae alla nostra economia decine di miliardi di euro».
Questo il parere del sottosegretario alle politiche agricole Gian Marco Centinaio, espresso intervenendo a Forme 2021, a Bergamo, nel corso di un incontro organizzato da Afidop, l’organizzazione che riunisce i più importanti consorzi di tutela caseari italiani dedicato ai 70 anni della Convenzione di Stresa, primo passo verso la tutela internazionale dei formaggi dop e igp.
«Il lavoro che stiamo portando avanti è quello di promuovere, tutelare e difendere il nostro agroalimentare. Lo stiamo facendo per il Prosek e il prossimo 2 novembre a Venezia ci sarà la riunione finale del gruppo di opposizione al tentativo croato. Ma l’obiettivo – ha aggiunto il sottosegretario – è dar vita e istituzionalizzare al ministero una task force per non rincorrere i problemi, ma essere subito operativi se si dovessero ripetere situazioni simili».
«Una task force – ha chiarito Centinaio – che mi auguro possa diventare interministeriale coinvolgendo anche il Mise, il Ministero degli esteri e quello della salute così da poter essere di supporto ai consorzi, ai produttori e alle eccellenze del made in Italy».
Infine Centinaio ha ricordato come le denominazioni – così come il vino – sono ambasciatori del nostro Made in Italy e rappresentano «una straordinaria opportunità per far crescere sempre di più il turismo enogastronomico e rilanciare così anche le aree interne del nostro Paese».