Dopo un’estate di silenzio, la guerra tra Agea e professionisti dell’agricoltura, agrotecnici, periti agrari, agronomi, riesplode in tutta la sua asprezza.
Agea, infatti, ha pubblicato sul suo sito la Convenzione 2020 con i Caa che ripropone lo stesso meccanismo di espulsione dei liberi professionisti iscritti in Albi che suscitò le vibrate proteste delle categorie interessate nella scorsa primavera.
Per riassumere la vicenda riportiamo le parole del comunicato emesso dal Consiglio nazionale degli agrotecnici e agrotecnici laureati.
«La Convenzione 2020 è stata presentata da Agea ai Caa con ritardo (a fine gennaio di quest’anno) ma non è stato il ritardo a preoccupare, quanto piuttosto il contenuto della bozza di Convenzione, nella quale si prevedeva che, nell’arco di pochi mesi – e comunque entro l’anno 2020 – tutti gli operatori dei Caa e così pure chi accede ai sistemi informativi di Agea dovesse obbligatoriamente essere un lavoratore dipendente del Caa o delle società con esso convenzionate (cioè le società di servizio, tipicamente dei sindacati agricoli)».
«Una disposizione che avrebbe avuto come effetto la chiusura e messa in liquidazione dei Caa dei liberi professionisti e l’interruzione dei rapporti lavorativi dei professionisti che collaborano con i Caa, provocando la chiusura di centinaia di studi professionali ed il depauperamento del reddito di un numero assai più elevato di liberi professionisti».
Dopo le dure proteste di tutte le categorie interessate, queste ultime avevano inviato una loro proposta al direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini, dal quale, però, non è mai arrivata una risposta. Ora Agea ha riproposto la stessa Convenzione, con alcune modifiche solo temporali (articolo 4):
«Entro il 31 marzo 2021 almeno il 50 per cento degli operatori titolari abilitati ad accedere ed operare nei sistemi informativi dell’Organismo pagatore devono essere lavoratori dipendenti del Caa o delle società con esso convenzionate. A far data dal 30 settembre 2021 tutti gli operatori titolari abilitati ad accedere ed operare nei sistemi informativi dell’Organismo pagatore devono essere lavoratori dipendenti del CAA o delle società con esso convenzionate».
«La mancata ottemperanza agli obblighi assunti con scadenza 31 marzo 2021 di cui al comma 3 comporta la riduzione del 20 per cento dei compensi spettanti al Caa per l’anno 2021. La mancata ottemperanza agli obblighi assunti con scadenza 30 settembre 2021 di cui al comma 3 comporta la disabilitazione delle credenziali di accesso al SIAN degli operatori interessati dalla medesima decorrenza».
Secondo il Collegio degli agrotecnici «si tratta indubbiamente di una aggressione senza precedenti ai liberi professionisti del settore agricolo».