Le strategie europee per la biodiversità e la sicurezza agroalimentare. Farm to Fork, (vedi notizia) hanno suscitato come era prevedibile commenti positivi tra le organizzazioni del settore biologico e in generale ambientalista.
Citiamo fra tutti, il commento di Federbio: «L’Europa punta sull’agroecologia. La Commissione Ue ha ufficializzato, nel documento Farm to Fork (F2F) appena pubblicato, l’obiettivo di triplicare la superficie agricola coltivata con metodo biologico entro il 2030. Il medesimo obiettivo è contenuto nella strategia europea per la biodiversità. Un passo decisivo per accelerare la transizione verso un sistema agroalimentare più sostenibile e giusto che tuteli la biodiversità e contribuisca a contrastare il cambiamento climatico».
Federbio rileva come gli obiettivi contenuti nelle due strategie si potranno raggiungere solamente se saranno coerentemente inseriti nella revisione della Pac: «le strategie Farm to Fork e sulla biodiversità rappresentano l’avvio del percorso per il Green Deal e costituiscono per l’agricoltura europea una vera e propria svolta che mette l’agricoltura biologica al centro di una transizione verso sistemi agroalimentari più sostenibili».
«È evidente che questa nuova sensibilità ecologica debba trovare un’attuazione pratica in tempi veloci. In questa direzione – afferma la presidente di Federbio Maria Grazia Mammuccini (nella foto) – abbiamo due occasioni preziose da cogliere: sbloccare finalmente l’approvazione della legge sul biologico ancora ferma al Senato e lavorare affinché le linee guida contenute in F2F siano i fondamenti nella costruzione di una nuova Pac che si basi sull’agroecologia che, attraverso fondi pubblici, premi le aziende che producono maggiori benefici per la società: cibo sano, tutela dell’ambiente e della biodiversità, mantenimento della fertilità dei suoli e contrasto al cambiamento climatico».
Una battaglia, quella degli aiuti Pac, cara a gran parte del mondo biologico italiano.