Nonostante un 2022 caratterizzato da grande instabilità, dal punto di vista economico, politico e ambientale, i dati presentati da Co.Di.Pr.A, il Consorzio produttori agricoli della provincia di Trento, presentati durante la recente assemblea generale, sono da record: «valori assicurati e sottoscrizione di fondi mutualistici crescono velocemente, a poco più di un mese dall’inizio della campagna grandine – ha spiegato Giovanni Menapace, presidente di Co.Di.Pr.A. – stiamo registrando capitali assicurati per oltre 350 milioni di euro e oltre 4.000 agricoltori hanno già aderito ai fondi mutualistici per ulteriori 350 milioni di euro protetti».
Numeri importanti ai quali fanno eco i dati presentati dal direttore Marica Sartori che ha illustrato il bilancio di Co.Di.Pr.A., evidenziando una situazione di ottima salute, con oltre 14 milioni di patrimonio al 31 dicembre 2022 e valori assicurati record. «L’ottima patrimonializzazione del Consorzio – ha sottolineato Sartori – affiancata a una altrettanto ottima reputazione creditizia, ci ha permesso di anticipare quasi 50 milioni di euro in favore dei nostri associati, spuntando tassi favorevoli rispetto all’attuale contesto finanziario, risultato fondamentale in un periodo di inflazione come quello che stiamo vivendo ora».
«La sfida del prossimo futuro – ha aggiunto Sartori – sarà quella di lavorare in piena sinergia con la nuova Politica agricola comune, riuscendo a cogliere tutte le possibilità offerte, in primis il nuovo Fondo mutualistico nazionale AgriCat, che dal primo gennaio di quest’anno concorre ad ampliare ulteriormente il vasto ventaglio di strumenti di gestione del rischio a disposizione dei soci».
«Ma, soprattutto, questo Fondo ha l’obiettivo di essere volano per la diffusione della cultura della gestione del rischio in agricoltura. Cultura e formazione sulla quale deve lavorare anche il territorio trentino – ha evidenziato il presidente Menapace – poiché dobbiamo essere più attenti e consapevoli della necessità di migliorare sia nella comprensione degli strumenti della gestione del rischio già esistenti sia nella corretta percezione e valutazione dei rischi aziendali. Le criticità legate alla situazione siccitosa dell’inverno appena concluso saranno un banco di prova anche per il nostro Trentino e per il nostro Consorzio».