L’anno finisce con una brutta sorpresa per gli agricoltori che hanno sottoscritto contratti assicurativi rientranti nel regime delle polizze agevolate.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 23 novembre scorso è stato infatti pubblicato il decreto del Mipaaf riguardante la presentazione delle domande di sostegno per la campagna assicurativa 2020 delle colture vegetali il quale stabilisce che il contributo pubblico da corrispondere è pari al 30% della spesa ammessa. L’aliquota scende al 28% per le polizze che coprono solo due rischi.
Vale la pena ricordare che l’aiuto pubblico spettante agli agricoltori avrebbe dovuto arrivare a coprire fino al 70% della spesa ammessa a contributo; aliquota che scende al 65% per le sole polizze che coprono due avversità, scelte tra quelle di frequenza (eccesso di neve, eccesso di pioggia, grandine, venti forti).
Il motivo è di tutto ciò è semplice: c’è una momentanea carenza di risorse finanziarie disponibili per erogare i contributi a favore del regime delle assicurazioni agevolate, dovuta all’esaurimento dei fondi del settennato 2014-2020.
È probabile che l’incidente di percorso possa essere risolto in tempi ragionevoli, una volta che ci sarà l’approvazione del bilancio pluriennale comunitario per il settennio 2021-2027 e si potrà quindi contare sulla disponibilità della quota dei fondi agricoli spettante all’Italia per l’annualità finanziaria 2021, che è iniziata lo scorso 16 ottobre e terminerà il 15 ottobre dell’anno prossimo.
Resta il fatto che in futuro è possibile si presenti ancora il problema della carenza di fondi per soddisfare le domande presentate dagli agricoltori, sia per la crescita del numero di agricoltori che si assicurano, sia per effetto del maggiore costo delle singole assicurazioni.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 41/2020
Assicurazioni, il piatto piange
di E. Comegna
L’articolo completo è disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale