In questo avvio di stagione l’apicoltura italiana attraversa un momento difficile a causa della prolungata situazione meteorologica avversa, che si è protratta per tutto il mese di maggio e ha colpito tutto il territorio nazionale, sia pure con diversa intensità.
Questo anomalo andamento del tempo ha determinato la perdita in grandissima misura della produzione del miele di acacia e di tutte le altre tipologie primaverili al Centro-Nord, mentre risulta assai scarsa anche la produzione del miele di agrumi al Sud. Questi due elementi peseranno molto negativamente sul reddito delle aziende apistiche.
A complicare ulteriormente il lavoro dell’apicoltore, in molte zone si è verificata una fortissima febbre sciamatoria, con sciamature ripetute e numericamente consistenti.
A causa delle condizioni meteo avverse si è inoltre registrata una irregolare attività di deposizione delle regine, con conseguente stentato sviluppo delle famiglie e problemi sanitari generali della covata a carico delle famiglie indebolite e fortemente stressate.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 22/2019
Al Centro-Nord produzione di miele quasi azzerata
di G. Naldi
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