«Negli ultimi anni ho sentito teorie del complotto incredibili sui vaccini, sul glifosate, sui farmaci… Le multinazionali che creano virus e poi pagano la scienza, anzi tutti gli scienziati, per fare i vaccini e così fanno soldi. Semplice no? A un certo punto mi sono sentito come ai tempi dell’Urss».
È quanto ha dichiarato Vytenis Andriukaitis incontrando i giornalisti in occasione della prima Giornata mondiale della sicurezza alimentare.
«Io credo nel metodo scientifico: aperto, trasparente e che può sempre offrire nuove possibilità – ha aggiunto – e poi posso insegnare molto sull’Unione Sovietica, perché ci ho vissuto».
Nato in un gulag nel 1951, membro della resistenza clandestina contro il regime sovietico negli anni ’70 e tra gli artefici dell’indipendenza lituana da Mosca nel 1990, Andriukaitis ha proseguito: «Questa è la mia vita e ne sono orgoglioso, ho vissuto nell’Unione Sovietica, sono stato un combattente e un dissidente e sarò sempre pronto a discutere con Jeremy Hunt per fargli capire bene la differenza tra Ue e Urss» ha continuato.
Il riferimento è alla polemica che l’ha visto schierarsi pubblicamente contro il paragone tra Ue e Urss fatto a più riprese dal possibile nuovo premier britannico: «Proprio per quello che ho vissuto – ha concluso – sono europeista, sono umanista e credo nell’unità di tutta l’Eurasia, Russia compresa».