Lo slittamento di un anno delle tasse sulla plastica e sullo zucchero non è in alcun modo una notizia che ci tranquillizza. Continuiamo a ritenere che si tratti di due tasse punitive, pensate solo per far cassa e che vanno a colpire pesantemente la filiera agroalimentare e in particolare quella dell’ortofrutta. Così l’Alleanza cooperative agroalimentari commenta la legge di bilancio approvata al Senato.
Dal momento che alcuni settori sono stati inspiegabilmente esclusi, l’imposta sulla plastica, per come è stata formulata, appare di fatto discriminatoria nei confronti degli operatori dell’agroalimentare. Non tiene inoltre nella debita considerazione i vincoli igienico-sanitari a cui sono sottoposte le imprese del settore alimentare che sono obbligate a utilizzare prodotti fatti esclusivamente con plastica vergine o con una quota minima di plastica riciclata. Senza considerare che si tratta di un’ulteriore tassa che va a gravare sul bilancio delle aziende italiane, a tutto vantaggio dei competitor stranieri.
Rispetto alle altre misure relative al comparto agroalimentare contenute nella legge di bilancio, secondo l’Alleanza restano forti criticità anche rispetto ai 40 milioni di euro stanziati per i danni della cimice asiatica, che sono del tutto inadeguati se confrontati con le ingenti perdite economiche del comparto, in particolare dei produttori frutticoli, che secondo le ultime stime sfiorano i 300 milioni di euro.
In un quadro di esiguità di risorse economiche nel bilancio dello stato, vanno ad ogni modo registrati – conclude l’Alleanza – alcuni elementi positivi contenuti nella manovra finanziaria.
La revisione del sistema di incentivi per l’Agricoltura 4.0 consentirà l’accesso ai crediti di imposta a tutte le forme di impresa, ivi comprese le cooperative e le imprese agricole. Positivo anche lo stanziamento di risorse stanziate a favore dell’inserimento di donne e giovani in agricoltura e il fondo per la competitività delle filiere agricole.