Il Crea nonostante il periodo di commissariamento sia scaduto il 15 ottobre scorso resta ancora privo di presidente. Si tratta del più importante ente di ricerca del settore agricolo, governato dal Ministero e indispensabile per rispondere al fabbisogno di ricerca e innovazione delle filiere.
A porre l’accento sulla vicenda sono il deputato pentastellato Gianpaolo Cassese e la capogruppo del movimento in Commissione agricoltura Chiara Gagnarli, a seguito del question time al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali tenuta lo scorso 16 ottobre in Commissione a Montecitorio.
«Una nomina, quella del presidente, sul quale saremo chiamati tutti, come rappresentanti del Parlamento, a esprimere il parere. Per quanto riguarda la gestione dell’Ente, siamo soddisfatti che il ministro abbia illustrato alcuni elementi rassicuranti sulle sue sorti, soprattutto in merito alla razionalizzazione del patrimonio immobiliare, a partire dal progetto avviato e i lavori di ristrutturazione delle sedi romane, che finalmente verranno utilizzate. Per questo accogliamo positivamente la nomina del nuovo direttore generale, Stefano Vaccari, che presto si insedierà, ma raccomandiamo con vigore che si intervenga con tempestività anche per la nomina del presidente del Crea».
Come ribadito già dal sottosegretario alle politiche agricole, Giuseppe L’Abbate, è necessario che alla ricerca venga finalmente riconosciuto un ruolo centrale, dando risposta positiva ai tanti problemi che ne hanno spesso limitato le potenzialità. Il Crea rappresenta tutto questo, perché le sue competenze sono un grandissimo potenziale per tutto il mondo dell’agricoltura italiana.