Una due giorni densa di incontri ed eventi per fare il punto su cosa la Ricerca può, e deve, fare per aiutare l’agricoltura ad affrontare criticità come crisi geopolitiche, cambiamento climatico e speculazioni finanziarie, che hanno causato l’incremento dei prezzi dell’energia, dei fertilizzanti e delle materie prime, aumentando in maniera drammatica i costi per le filiere agro-zootecniche ed agro-alimentari.
Questo l’obiettivo del Convegno AISSA#under40, sezione dell’Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie che riunisce i ricercatori sotto ai 40 anni, tenutosi quest’anno al Campus di Fisciano dell’Università di Salerno il 12 e 13 luglio scorsi: un’occasione d’incontro per formare network nazionali ed internazionali di carattere multidisciplinare, unendo le diverse competenze nella ricerca scientifica.
«Il tema trasversale dell’evento, che ha coinvolto oltre 250 ricercatori provenienti da diverse università italiane e centri di ricerca, si è infatti focalizzato sulle nuove frontiere e sfide per la sostenibilità dei sistemi Agro-Silvo-Pastorali e la sicurezza alimentare – ha detto il patron dell’evento Domenico Ronga, docente di Agronomia e Coltivazioni Erbacee presso i Corsi di Agraria del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno – alla luce di uno degli obiettivi della Politica Agraria della UE volto a sviluppare e applicare misure che garantiscano la sicurezza alimentare a livello mondiale grazie alla cooperazione internazionale nella costruzione di sistemi resilienti».
Protagonista la ricerca nazionale ed internazionale
I contributi scientifici (60 comunicazioni orali e 190 poster) sono stati i grandi protagonisti dei vari incontri che si sono susseguiti durante i due giorni: dall’ agricoltura resiliente e razionale alle tecniche per tutelare e valorizzare la biodiversità e le risorse naturali passando per le strategie e politiche innovative di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e economia circolare. Ampio spazio è stato dato anche alle innovazioni legate all’ambito alimentare, con ricerche su innovazioni biotecnologiche e microbiologiche per il settore agroalimentare e focus su qualità, sicurezza, salubrità, e sostenibilità delle produzioni agroalimentari.
Al Convegno sono stati invitati anche relatori nazionali ed internazionali che hanno fatto il punto sull’impatto dei cambiamenti climatici, sulle nuove opportunità offerte dalla genetica e sul futuro dei sistemi produttivi. Inoltre, si è discusso delle future opportunità di finanziamento per progetti di ricerca e di come valorizzare i risulti delle ricerche sia su riviste internazionali che mediante azioni di trasferimento tecnologico.
Nuove soluzioni per i sistemi agricoli
L’evento si è concluso con una Tavola Rotonda intitolata “Nuove frontiere e sfide per la sostenibilità dei sistemi Agro-Silvo-Pastorali e la sicurezza alimentare”, dalla quale è emerso chiaramente come, in ottica di riduzione dell’impiego agrofarmaci e fertilizzanti, aumento superficie bio, volatilità dei mercati e cambiamento climatico, servano indubbiamente nuove soluzioni. Non dimentichiamo che tra alti e bassi in Italia l’agroalimentare sostiene direttamente circa 30 macro-filiere e genera un valore aggiunto complessivo pari a 282 miliardi di euro, il 16,4% del Pil nazionale.
Il giorno successivo è stato organizzato un post-congress con viste guidate presso le principali realtà produttive campane.
Lorenzo Andreotti