Presto ci sarà il cambio di denominazione di Agea, che si chiamerà Agesa, acronimo di Agenzia per l’erogazione e per i servizi in agricoltura. L’intenzione è di non limitare le attività alla sola gestione delle domande di sostegno e di pagamento degli agricoltori, ma svolgere un ruolo attivo nell’ambito della politica agricola nazionale, con servizi quali la fornitura di dati, gli accordi con le banche per permettere la concessione di anticipazioni su futuri contributi pubblici da incassare, l’elaborazione e l’interpretazione dei dati per ricavare elementi utili alla definizione delle politiche di settore.
È in atto una fase di revisione delle funzioni e dell’organizzazione di Agea che è stata inaugurata con la realizzazione tra il 2023 e il 2024 della Carta dei suoli, della domanda unificata e del sistema di monitoraggio delle superfici tramite controlli satellitari (Ams).
Il percorso evolutivo proseguirà con attività e approcci diversi alla gestione della Pac, come l’istituzione del fascicolo virtuale dei terreni non dichiarati per contrastare le frodi; l’estensione dei controlli tramite monitoraggio a tutti i regimi di aiuto a superficie, compresi quelli nazionali; il rafforzamento delle attività di monitoraggio e coordinamento sul territorio.
Le novità puntano a rendere le pratiche più veloci e semplici
Il direttore Fabio Vitale e il responsabile di Agea coordinamento, Salvatore Carfì, hanno assicurato che dal 2025 andrà a regime il nuovo sistema di gestione del rischio, con le polizze assicurative che saranno stipulate a partire dai dati della Carta dei suoli. Sarà poi introdotto un sistema semplificato di notifica da parte dei produttori biologici e sarà istituito il Registro grafico degli impegni pluriennali degli agricoltori, al fine di ottenere vantaggi in termini di tempestività e semplificazione dei controlli.
In questo modo, secondo i vertici di Agea, il tasso di errore durante la presentazione delle domande della Pac si ridurrà e ci sarà la possibilità di applicare controlli anticipati e tempestivi, velocizzando così anche le procedure di istruttoria e quelle di concessione dei pagamenti.
Tuttavia, sul territorio ci sono state e permangono tuttora delle situazioni critiche, con gli agricoltori e Caa che denunciano una certa difficoltà a chiudere l’aggiornamento del fascicolo aziendale e a procedere alla presentazione della domanda. Gli esiti della fase di erogazione degli anticipi per il 2024 costituiranno un elemento di valutazione del processo di transizione tecnologica e gestionale in corso.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 37/2024
Agea diventerà Agesa e mette in cantiere nuovi servizi
di E. Comegna
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