È iniziata alla vigilia di Pasqua la semina 2021 della lenticchia di Castelluccio di Norcia.
«Per il secondo anno consecutivo siamo chiamati a convivere con la doppia emergenza: Covid più ricostruzione post sisma e sinceramente non è semplice» racconta all’Ansa Gianni Coccia, il portavoce degli agricoltori del luogo.
Parla dalla grande piana, dove i trattori sono in azione sui circa 500-600 ettari che vengono appunto seminati a lenticchia. E, se tutto andrà bene, garantiranno un raccolto di circa 3-4.000 quintali.
«Le condizioni favorevoli per attendersi un buon raccolto ci sono tutte, dopo un inverno particolarmente nevoso, adesso abbiamo dei terreni fantastici, ma il futuro resta alquanto incerto» aggiunge Coccia.
«La pandemia – spiega – ha frenato i consumi dei prodotti di fascia medio alta, dove si colloca la lenticchia di Castelluccio, adesso speriamo che con i vaccini l’emergenza possa essere superata e si possa anche assistere a una ripresa dell’economia».
Chi è fiducioso nel futuro è Diego Pignatelli, il giovane presidente della Cooperativa della lenticchia di Castelluccio di Norcia: «Il momento non è semplice, ma dobbiamo guardare al domani con ottimismo, siamo in un contesto unico e credo che questo possa costituire un valore aggiunto».
La semina si prolungherà per tutto il mese di aprile e anche oltre. Poi si attenderà, tra fine giugno e primo di luglio lo spettacolo della fioritura e in agosto sarà il tempo della raccolta.