La serie T di Valtra giunta alla quarta generazione è apparsa sul mercato italiano da meno di due anni. Il costruttore Valtra, acronimo di Valmet Tractors, appartenente al gruppo americano Agco, realizza i propri trattori nello stabilimento di Suolahti in Finlandia.
Continuamente sottoposti ad aggiornamenti e ottimizzazioni, i modelli della serie T sono pensati per la massima versatilità di impiego. All’interno della serie i modelli coprono le potenze massime da 155 a 235 CV che toccano i 271 CV con modalità boost potendo svolgere comodamente svariate tipologie di lavorazioni: coltivazione, preparazione del terreno, trasporti e impieghi forestali.
I numerosi allestimenti disponibili e optional applicabili – colore della carrozzeria, guida retroversa omologata, tetto vetrato per uso forestale, caricatore frontale, telecamere, ganci rimorchio di vario tipo, pacchetto invernale, alimentazioni elettriche, solo per citarne alcune – consentono di ottenere direttamente dalla fabbrica una macchina «vestita» sulle specifiche del cliente.
Tra gli elementi rinnovati troviamo una migliore ergonomia in cabina, integrata dal nuovo monitor Smart Touch, un nuovo telaio portante e una manutenzione facilitata.
Abbiamo provato il top di gamma, il Valtra T 254 (i primi due numeri del modello indicano la potenza 25 = 250 mentre il terzo, “4”, la 4ª generazione) con cambio full powershift, versione denominata Versu, e potenza nominale di 235 CV in operazioni di traino su strada con carrobotte a quattro assi e aratura con pentavomere semiportato entro solco.
La prova, con le caratteristiche tecniche e le impressioni del tester, è pubblicata sul n. 1-2/2021 di MAD – Macchine agricole domani.
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