Tra gennaio e maggio 2020 le immatricolazioni di trattori usati in Italia sono scese del 28,2%.
Il dato è frutto dell’elaborazione dell’ufficio statistico di FederUnacoma e può essere spiegato con l’introduzione degli incentivi alle vendite come il credito d’imposta e la nuova Sabatini che hanno reso conveniente l’acquisto di macchine nuove, nella fascia della media-alta potenza, rispetto ad un buon usato.
Nonostante ciò anche le registrazioni del nuovo, nei primi 6 mesi di questo 2020 per le cause ben note, hanno segnato un calo del 18%; un vero e proprio tracollo iniziato a gennaio (-5,5%), proseguito a febbraio (-1,5%) e che ha avuto il suo punto più nero a marzo con una contrazione del 34,4% per salire, si fa per dire, a -23,3% in aprile e ripiombare a -24,7% a maggio. A giugno la picchiata ha rallentato e il mercato ha perso “solo” il 14,4%. Tra gennaio e giugno in Italia sono stati immatricolati 8.222 trattori e la stima di chiusura 2020 si aggira, secondo gli addetti ai lavori, tra le 15 -16.000 unità.
Tra il 2014 e il 2019 il mercato dei trattori usati in Italia è cresciuto del 60,7% contro appena il 2,2% del nuovo. Lo scorso anno a fronte di 18.579 immatricolazioni di trattori nuovi ce ne sono state 39.800 riferite all’usato con una cresciuta delle vendite di trattori di seconda mano del 5,3% sul 2018.
“Si tratta di un andamento molto particolare – ha spiegato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – e destinato a riprendersi in fretta se il Governo non introdurrà altre forme di incentivazione per stimolare le vendite di trattori nuovi”.
Marco Limina