Nel segmento dei trattori specializzati coesistono validamente due tipologie di soluzioni: isodiametrici, dotati di 4 ruote pneumatiche di pari diametro, e a telaio convenzionale con ruote posteriori di maggior diametro rispetto a quelle anteriori. Entrambe le architetture denotano caratteristiche specifiche che le rendono adatte a lavorare in situazioni differenti.
I trattori isodiametrici presentano, come molti sanno, un baricentro più basso e la tipica distribuzione del peso a vuoti del 60% su l’assale anteriore e del 40% su quello posteriore dovuta alla particolare collocazione del motore a sbalzo in avanti. Ciò comporta un miglior equilibrio generale del cantiere quando l’operatrice è collegata posteriormente al trattore, e quindi una buona stabilità nelle lavorazioni su terreni particolarmente declivi.
Da l’altro lato i trattori convenzionali, rispetto agli isodiametrici di pari potenza, sono più grandi e pesanti, ciò però non rappresenta necessariamente un problema perché in tal caso la capacità di trazione (quando serve) è superiore, mentre il comfort per l’operatore è migliore, perché può disporre di maggior spazio e di dotazioni esclusive oltre a poter ospitare un serbatoio del combustibile più capiente.
Nell’approfondimento pubblicato su Mad – Macchine Agricole Domani n.7-8/2020 vengono presi in esame anche altri aspetti come la trasmissione, il posto di guida, lo sterzo, l’impianto idraulico e di frenatura, il sollevatore e l’assale anteriore, fornendo al lettore informazioni utili per valutare al meglio le caratteristiche distintive di ciascuna tipologia.
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