Pneumatici, la giusta pressione rallenta l’usura

Nella maggior parte degli pneumatici i controlli del livello di usura dei tasselli, del posizionamento e della dislocazione sulla larghezza del battistrada dei punti di maggior usura risultano ottimi indicatori della correttezza della pressione di gonfiaggio adottata.

Normalmente le considerazioni generali sull’usura scorretta sono le seguenti:

  • usure prevalentemente centrali al battistrada indicano pressioni eccessive;
  • usure localizzate sui bordi esterni indicano scarsi valori di gonfiaggio.

Nel settore agricolo, avendo spesso battistrada a profilo tassellato, il comportamento può essere anche piuttosto diversificato.

Relativamente alla tipologia di costruzione può essere utile precisare che gli pneumatici convenzionali manifestano prima problematiche legate all’eccesso di pressione, mentre in quelli a costruzione radiale si evidenziano prima i consumi laterali imputabili a scarse pressioni di gonfiaggio. Ciò è dovuto alla diversa modalità di ripartizione dei carichi sul battistrada.

Specialmente su uno pneumatico radiale, una buona pressione di gonfiaggio consente un’omogenea area di consumo che si nota sulla parte posteriore del tassello e con livello di usura equamente ripartito su tutta la sua lunghezza. In alcuni casi, possono aversi usure differenziate fra i tasselli e tendenti alla formazione di aree centrali appiattite. Questa modalità di usura è imputabile a moti oscillatori specialmente in fase di trasferimento su strada e con pressioni di gonfiaggio superiori ai valori consigliati.

Un corretto livello di pressione è, quindi, evidenziato da un consumo regolare del battistrada lievemente accentuato sui bordi centrali superiori dei tasselli con smussatura verso la spalla e arrotondamento del bordo anteriore. Tale situazione tendenzialmente si manifesta di solito prima nello pneumatico convenzionale che nel radiale.

Sia le case costruttrici di macchine e attrezzature, sia quelle degli pneumatici forniscono valori indicativi di pressione di gonfiaggio che sarebbe sempre opportuno verificare, soprattutto in funzione della tipologia di operazione da effettuare e delle operatrici utilizzate, come ad esempio nel caso dei carichi massimi dei cantieri di lavoro rispetto a quel lo indicato sugli pneumatici.

L’adeguamento della pressione di gonfiaggio ai valori indicati in base all’operazione da eseguire, insieme a una corretta conservazione, rappresentano le principali variabili capaci di influenzare significativamente la durata di uno pneumatico.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su MAD – Macchine Agricole Domani
Pneumatici, l’importanza di un uso corretto
di A. Assirelli