Negli scorsi mesi di luglio e agosto MAD – Macchine Agricole Domani e L’Informatore Agrario hanno effettuato un’indagine presso 16 concessionari che offrono il servizio in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Veneto e Trentino-Alto Adige, un territorio molto ampio con coltivazioni differenti e quindi con richieste diverse in termini di meccanizzazione. Dall’indagine è emersa anche la forte diversità tra i vari concessionari: c’è chi vede il noleggio come alternativa alla vendita e chi invece tende a separare nettamente, in qualche caso anche con una società distinta, le due attività. In ogni caso, sicuramente, questo servizio è percepito da tutti come una potente leva per entrare in contatto con nuovi potenziali clienti.
La domanda dei clienti è risultata concentrarsi indubbiamente sui trattori: si noleggiano prevalentemente trattori di potenza media, 130 CV, fino a quelli di oltre 300 CV.
Nelle aree dove sono presenti colture specializzate come la vite è buona la richiesta di trattori per vigneto che molto spesso vengono abbinati ad attrezzature per i trattamenti. In queste aree si noleggiano anche le vendemmiatrici e le macchine per la lavorazione in vigneto e frutteto.
Nelle zone a forte vocazione zootecnica esiste un buon mercato per i movimentatori telescopici. Sta prendendo piede, piano piano, anche il noleggio di macchine per la gestione professionale del verde, privato e pubblico, seguendo la tendenza alla diversificazione dei servizi offerta da agricoltori e contoterzisti ad esempio alle municipalità.
In aumento anche la richiesta di miniescavatori e attrezzature per piccoli lavori di movimento terra.
Discorso a parte meritano le attrezzature; molti dealer hanno iniziato a proporle ma la difficoltà maggiore sembra essere quella del conteggio delle ore di utilizzo quindi la tendenza, che in molti casi coincide con la richiesta del cliente, è quella di noleggiare il cantiere di lavoro completo.
Un altro capitolo riguarda le grandi macchine da raccolta; non tutti trovano conveniente noleggiarle. In linea generale le motivazioni risiedono nel fatto che le mietitrebbie e le falciatrinciacaricatrici sono macchine complesse e che necessitano di personale adeguatamente preparato; inoltre bisogna armarsi di pazienza per affrontare l’ostacolo burocratico della richiesta dei permessi di circolazione.
Tutto questo per un utilizzo di appena qualche settimana che, secondo alcuni, farebbe lievitare di molto i costi del servizio rendendolo poco conveniente per entrambe le parti.
Tratto dall’articolo pubblicato su MAD – Macchine Agricole Domani n. 10/2017
Noleggio agricolo: richieste in aumento
di M. Limina
L’articolo completo è disponibile anche su Rivista Digitale e Banca Dati Online