Nobili, una famiglia al timone dell’azienda

Il gruppo dirigente di Nobili: da sinistra Giancarlo, Mario, Guido e Giacomo Rossi

Nobili, la società con sede a Molinella (Bologna) produce trince, atomizzatori ed elevatori per l’agricoltura che vende in tutto il mondo. Alla guida dell’azienda ci sono i componenti della famiglia Rossi che continuano a investire in soluzioni innovative per restare sui mercati che contano, dove i clienti richiedono attrezzature all’avanguardia per lavorazioni di qualità.

Abbiamo incontrato i vertici dell’azienda per un’intervista. Attualmente Mario Rossi ricopre il ruolo di presidente occupandosi inoltre della gestione finanziaria e amministrativa; Giancarlo ha la delega per i settori della produzione e della qualità del prodotto, ruoli nei quali è affiancato dal nipote Giacomo, giovane ingegnere meccanico, che si occupa anche della parte logistica e della pianificazione produttiva; il board si completa con Guido che ricopre la carica di direttore generale e segue gli acquisti e la parte commerciale oltre ad essere attivo a livello associativo come consigliere di FederUnacoma in Assomao.

Guido Rossi, come sono andati i ricavi negli ultimi esercizi?

Il nostro fatturato nel 2019 era stato di 26 milioni di euro ed è sceso leggermente nel 2020 a 23,5 milioni per risalire nel 2021 a circa 29 milioni di euro.

I ricavi per tipologie di prodotto sono per il 75% attribuibili alle trince, per il 22% agli atomizzatori e per il restante 3% agli elevatori.

La nostra quota di export è di circa l’80%. Il 60% delle esportazioni si colloca sul mercato europeo con una forte penetrazione in Germania e Francia. Fuori dal Vecchio continente
le vendite più sostanziose sono realizzate sui mercati storici di Sudafrica, Australia, Giappone, Stati Uniti.

Ricerca e sviluppo hanno sempre avuto un ruolo importante nella vostra azienda; quanto investite annualmente in questo settore?

Circa il 3% del fatturato annuo è investito in quest’area strategica e in questi anni ci stiamo impegnando soprattutto nei settori dell’elettrificazione, digitalizzazione e automazione con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’impatto «green» di tutte le linee delle nostre macchine con un occhio al risparmio energetico.

Qualche anno fa abbiamo inoltre lanciato Nobili electronics per lo studio di applicazioni elettroniche sulle nostre macchine, quali NMI e Folding Control, e stiamo investendo molto in questa attività all’interno del nostro settore ricerca e sviluppo.

La difficoltà a reperire i componenti ha allungato i vostri tempi di consegna?

Per il momento siamo riusciti a consegnare nei tempi previsti dai contratti. A fine febbraio eravamo in pari, grazie a importanti scorte di magazzino accumulate nel 2021 e a una forte azione di vendita pre-stagionale.

Certo abbiamo dovuto assorbire gli inevitabili aumenti del costo delle materie prime. Ma temo che la situazione peggiori nei prossimi mesi perché oltre alle scorte di materie prime che iniziano a scarseggiare, da novembre scorso l’industria nazionale sta facendo i conti con l’impennata dei costi energetici; un’emergenza nell’emergenza.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su MAD Macchine Agricole Domani n. 4/2022
Nobili: marchio, prodotti, mercati e una famiglia
di M. Limina
L’articolo completo è disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale