Con una nota del 21 ottobre scorso la società indiana BKT ha comunicato la sua decisione di non partecipare alla prossima edizione di Eima International, prevista dal 3 al 7 febbraio prossimi nel quartiere fieristico di Bologna Fiere.
“Non è mai facile – recita il comunicato- prendere grandi decisioni, e ancora meno lo è in questo 2020 dove niente è certo. Difficile quindi prevedere come sarà il prossimo anno, ma l’emergenza sanitaria non accenna a placarsi e per questo motivo BKT sceglie di non partecipare a Eima International 2021, di rimandare gli incontri di persona a quando la situazione migliorerà e di puntare tutto sul digitale”.
“Dallo scoppio della crisi di Covid-19 – si legge ancora nella nota stampa- BKT ha messo tutte le sue energie nella responsabilità sociale di proteggere i propri dipendenti, i collaboratori e i clienti da ogni possibile rischio. I siti produttivi indiani sono infatti rimasti chiusi nel periodo clou prima di riprendere celermente la produzione non appena il piano operativo di sicurezza è stato attivato, con tutti gli strumenti di protezione necessari. Niente conta quanto le persone, nemmeno la produzione”.
“Questo anno ‘particolare’ ci ha fatto capire tante cose – spiega Lucia Salmaso ceo di BKT Europe– quando accade una situazione tanto imprevista e grave, bisogna avere l’umiltà di ammettere che non sappiamo tutto, che il futuro non è programmabile. Ci manca il contatto umano, – continua la manager – come manca a tutti quanti, ma in questa emergenza che non accenna a placarsi, BKT vuole evitare ogni rischio. Non è il momento – conclude Salmaso – per pensare a quello che vogliamo, è il momento di pensare a quello che fa bene a tutti noi.”
Marco Limina