Con il decreto ministeriale del 30 luglio 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 246 del 14 ottobre 2021, sono state definite le regole di funzionamento del regime d’aiuto istituito con legge di bilancio 2020.
Si tratta di un intervento grazie al quale le imprese agricole possono ricevere un aiuto a fondo perduto fino ad un massimo di 20.000 euro e per un massimo del 40% dell’investimento.
Gli investimenti ammissibili riguardano i beni materiali e immateriali strumentali per cui è previsto un contributo sino al 30%, percentuale che sale al 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0.
Il regime d’aiuto è attuato direttamente dal Ministero dello sviluppo economico (Mise). Le imprese agricole interessate a presentare la domanda devono aspettare l’apertura dello sportello che sarà disposta nei prossimi giorni dal dipartimento competente del Mise.
Per la concessione delle agevolazioni sono disponibili le risorse finanziarie stanziate dall’art. 1, comma 123 della legge n. 160/2019, pari a euro 5 milioni di euro per l’anno 2020. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese agricole attive nel settore della produzione agricola primaria, della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli.
Infine, sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di beni materiali strumentali inclusi nell’allegato A della legge n. 232/2016 nonché di beni immateriali strumentali inclusi nell’allegato B della legge medesima, entrambi riportati nel decreto Mise al quale si rimanda.
Filippo De Grazia