Ci eravamo abituati a scrivere che ogni anno era un anno straordinario, ma il 2024 è stato davvero un anno diverso. Era iniziato abbastanza normalmente e lasciava presagire un andamento della stagione senza sorprese. Invece, l’ulteriore aumento dei carburanti e l’avvio di misure governative in alcuni Paesi europei uniti all’accendersi di focolai di guerra in Medio Oriente, hanno generato una situazione di incertezza che ha frenato le decisioni d’acquisto. L’effetto di tale stato di cose si è evidenziato a fine stagione.
Purtroppo, gli analisti dei principali costruttori europei non si aspettavano un calo così pesante tra la stagione 2022-2023 e 2023-2024 e, pur ammettendo l’errore di valutazione, motivano la variazione negativa legandola più a un aspetto di ordine emotivo che realistico. Sta di fatto che a oggi sappiamo per certo che i big del settore hanno frenato drasticamente la produzione dei loro stabilimenti e ridotto il numero degli addetti.
Mietitrebbie: calo drastico del 31,5%
Il volume di mietitrebbie vendute in Europa nella stagione 2023-24 è stato di 12.200 unità, contro le 17.800 unità vendute nella stagione 2022-23 segnando quindi una diminuzione del 31,5%.
Nessuno si sarebbe aspettato un calo così drastico che ha veramente messo in difficoltà, per primi, i costruttori e a cascata tutti gli addetti del settore, dai fornitori delle materie prime ai distributori del prodotto finito.
Falciatrinciacaricatrici: calo vicino al 20%
La stagione 2023-24 non è andata meglio per le falciatrinciacaricatrici, rispetto alle mietitrebbie, nelle diverse aree dell’Europa. Qui ovviamente ragioniamo su volumi decisamente più bassi ma con un’ incidenza, in termini di fatturato, sempre importante per i diversi costruttori.
Complessivamente sono state vendute 1.630 unità contro le circa 2.025 della passata stagione 2022-2023, facendo segnare un calo vicino al 20%. Vediamo ora cosa è successo nelle diverse aree considerate.
Fiducia nella ripresa
Il calo generale dei volumi di vendita nell’ultima stagione, di entrambe queste tipologie di macchine, pur creando non poche e giustificate preoccupazioni non va drammatizzato.
Uno sguardo al passato può essere utile a valutare anche opportunità di ripresa non trascurabili; queste macchine sono destinate alla raccolta di prodotti che a loro volta servono per l’alimentazione delle popolazioni e di conseguenza indispensabili. Quindi, pur valutando una ragionevole riduzione dei volumi dovuta al miglioramento della capacità operativa dei mezzi, i mercati non potranno fare a meno di ripristinare la domanda di tecnologia.
Tratto dall’articolo pubblicato su MAD – Macchine Agricole Domani n. 3/2025
Macchine da raccolta, come è andata in Europa
di A. Crivellini
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