Dal prossimo 1° gennaio novità in vista per la circolazione su strada dei veicoli agricoli. La più importante è che per i treni agricoli, cioè il complesso trattrice e rimorchio, con una massa complessiva superiore a 44 tonnellate è prevista la richiesta di autorizzazione come veicoli eccezionali e di conseguenza la corresponsione di un indennizzo per maggiore usura della strada. A sancirlo sono due circolari del Ministero dei trasporti, la prima del 13 agosto scorso e la seconda del 9 novembre, resasi necessaria quest’ultima per chiarire alcuni aspetti che avrebbero creato notevoli difficoltà applicative.
Nella circolare del 9 novembre scorso viene precisato che per i limiti di massa dei singoli veicoli (è il caso di una trattrice agricola ovvero di un veicolo trainato), indicati nei documenti di circolazione e così definiti in sede di omologazione/approvazione dei medesimi veicoli, anche se superiori a quelli indicati nell’art. 104 del Codice della strada in quanto così derivanti in applicazione dei regolamenti UE e/o delle direttive comunitarie recepite in Italia, non è richiesta alcuna autorizzazione dell’ente proprietario della strada e di conseguenza alcun indennizzo.
Per il treno agricolo invece viene posto un limite di massa, prendendo a riferimento i limiti fissati dall’articolo 62 del Codice della strada per gli autoveicoli e rimorchi stradali, pari a 30 t per il treno agricolo a 3 assi, 40 t per il treno agricolo a 4 assi e 44 t per il treno agricolo a 5 assi.
L’impatto delle nuove norme per gli utilizzatori è soprattutto associato ai treni agricoli a 5 o più assi che superano le 44 t, poiché dopo il prossimo 31 dicembre occorrerà munirsi dell’autorizzazione dell’ente proprietario della strada e assoggettarsi al pagamento di un indennizzo per la maggior usura della strada. Quest’ultimo è l’aspetto più preoccupante in quanto per l’applicazione degli indennizzi manca un riferimento specifico ai treni agricoli eccezionali e si rimanda alle tabelle previste per gli autoveicoli e rimorchi stradali che prevedono tariffe anche di circa 2.700 euro all’anno, sproporzionate rispetto all’effettiva usura della strada da parte dei treni agricoli eccezionali, trattandosi di trasporti caratterizzati da un numero molto limitato di viaggi.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 40/2020
Novità in arrivo per la circolazione su strada dei veicoli agricoli
di D. Rotundo
L’articolo completo è disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale