Nel decreto del Presidente del Consiglio di domenica 22 marzo scorso sono state introdotte ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, applicabili sull’intero territorio nazionale e valide fino al 3 aprile prossimo.
Nell’allegato 1 sono elencate, con il relativo codice Ateco, le attività produttive industriali e commerciali che possono tenere alzate le serrande rispettando, ovviamente, le indicazioni di sicurezza già comunicate dal Governo.
Ecco le attività che interessano il settore della meccanica agraria: 28.3 “Fabbricazione di macchine per l’agricoltura è la silvicoltura”, 46.61.0 “Commercio all’ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori, 33.12.6 “Riparazione e manutenzione di trattori agricoli” e 33.12.7 “Riparazione e manutenzione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia”.
In questo momento in tutta la filera predominano sensazioni di grande incertezza e si levano forti appelli al Governo perché intervenga al più presto con misure di sostegno alle aziende.
Ne abbiamo parlato con i rappresentanti dei costruttori di macchine agricole e della rete di distribuzione.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 11-12/2020
Il virus inceppa le macchine agricole
di M. Limina
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