La flessione delle vendite delle macchine agricole (trattori, mietitrebbie, trattrici con pianale di carico, rimorchi e telescopici) non si ferma ormai da un paio d’anni.
Anche i dati dei primi sei mesi dell’anno, elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e relativi a queste tipologie di macchine confermano questa preoccupante tendenza.
Rispetto al primo semestre del 2023, le trattrici sono calate del 17,3% con 8.363 unità registrate, mentre le mietitrebbie hanno segnato un -38,7% con 173 mezzi immatricolati.
Male anche le trattrici con pianale di carico (transporter) che segnano un passivo del 16,7% in ragione di 285 macchine registrate.
E’ andata un po’ meglio per i rimorchi che perdono il 4,1%, 3.989 le unità vendute mentre è proseguito il tonfo dei telescopici che cedono il -24,1% in un mercato da 491 unità.
Il 2023 si era chiuso con un passivo del 12,9% per i trattori, dell’8,1% per i rimorchi e del 3,4% per i telescopici; solo le mietitrebbie e i trattori con pianale di carico avevano registrato crescite, rispettivamente del 10,2 e del 15,9%.
Il 2024 ha invece, fino a questo momento, riportato gli andamenti di tutte le tipologie di macchine considerate in territorio negativo. Difficile prevedere cosa succederà nei prossimi mesi anche se molti osservatori, riferendosi alle immatricolazioni dei trattori, prevedono una chiusura d’anno intorno alle 15.000 unità.
Secondo la Federazione dei costruttori di macchine agricole “la flessione registrata nel mercato dei mezzi nuovi pone con maggiore urgenza la questione dell’ammodernamento del parco macchine nazionale, che necessita al più presto di un potenziamento degli strumenti di incentivazione pubblica”.
Marco Limina