L’industria italiana della meccanica agricola ha chiuso il 2020 con un valore della produzione di 11,5 miliardi di euro, di poco superiore all’anno precedente (+0,4%).
I dati, elaborati e diffusi recentemente da FederUnacoma, evidenziano un lieve calo per le trattrici con 48 mila unità prodotte (-6% rispetto all’anno precedente) e una crescita del 2,6% del fatturato che è stato di 1,78 miliardi di euro.
Analizzando i numeri riferiti alle macchine operatrici e alle attrezzature emerge un valore di 5,13 miliardi di euro, in calo del 2% rispetto al 2019; mentre la produzione di trattrici incomplete e parti vale 934 mila euro ed è in linea con l’anno precedente (-0,2%).
A questi numeri vanno aggiunti il valore della produzione di componenti, stimata in 2,8 miliardi di euro (+1,6%) e quello generato dalle macchine e attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde che ha toccato gli 850 milioni di euro, con un incremento sul 2019 del 9%.
Il valore complessivo della produzione dell’agroindustria nazionale è ritenuto confortante dalla federazione dei costruttori, anche perché associato ad una buona tenuta delle esportazioni, in un anno caratterizzato da difficoltà anche nel trasporto e nello stoccaggio delle merci.
I dati Istat sul commercio estero relativi alle trattrici, alle trattrici incomplete e parti, ed alle altre macchine agricole evidenziano un valore di quasi 5,2 miliardi di euro (-0,7% rispetto all’anno precedente) con una quota della produzione destinata all’export del 70%, in valore, che sottolinea la forte vocazione internazionale del comparto.
Marco Limina