Lavorare in foresta: FUTA Expò, dal 4 al 6 luglio la prima edizione

Itabia (Italian Biomass Association) in collaborazione con FederUnacoma (Federazione nazionale dei costruttori di macchine per l’agricoltura) ha lanciato il 28 marzo scorso ad Agriumbria FUTA Expò una tre giorni dedicata alla meccanizzazione per il settore forestale.

La prima edizione si terrà dal 4 al 6 luglio prossimi presso l’Azienda Agricola Forestale “La Dogana” nel Comune di Barberino di Mugello (Firenze). FUTA è l’acronimo di Foreste, Utilizzazioni, Territorio e Ambiente.

Lo slogan della manifestazione “Cantieri in azione: muovere le biomasse per promuovere lo sviluppo” spiega come l’evento punti ad essere una vera e propria esibizione in campo di macchine, attrezzature e sistemi tecnologici indispensabili per rilanciare la bioeconomia del legno e la gestione attiva e sostenibile dei boschi.

Gli organizzatori hanno previsto due percorsi circolari della lunghezza di circa 1,5 chilometri ciascuno, attraverso boschi di conifere e latifoglie, lungo i quali si terranno su terreni piani e scoscesi le dimostrazioni dinamiche delle macchine e attrezzature. Prevista inoltre un’area con un’esposizione statica di attrezzature.

L’organizzazione della manifestazione sul campo sarà curata da un team del CNR IBE capitanato da Raffele Spinelli che, durante la conferenza stampa ha spiegato come alla base della nascita di questa nuova manifestazione, a cadenza biennale, ci sia l’obiettivo di sviluppare un evento di caratura nazionale, così come già capita in altri Paesi europei.

“L’idea di un evento come FUTA Expo – ha dichiarato il vice presidente di Itabia Matteo Monni – è oggi molto importante per dare forza a un comparto industriale, quello delle moderne tecnologie di intervento in bosco e di trasformazione del legno, che può facilitare notevolmente lo sviluppo di un comparto con grandi potenzialità di crescita”.

“A titolo di esempio – ha sottolineato il presidente di Itabia Vito Pignatelli – secondo stime attendibili (CNR IBE 2024) mediamente per ogni 2.500 tonnellate di biomassa forestale raccolta è richiesto l’impiego di almeno un trattore e una gru. Di conseguenza – ha concluso il presidente- per l’industria del settore, un aumento della produzione annua di biomassa pari a 5 milioni di tonnellate richiederebbe il ricorso e quindi la produzione di almeno 4.000 nuovi mezzi, solo per queste due tipologie di macchine”.

Marco Limina