Coldiretti e CAI Agromec hanno accolto con favore il via libera definitivo all’emendamento alla manovra di fine anno che prevede il taglio dei costi legati alla circolazione dei convogli agricoli con massa complessiva superiore a 44 tonnellate.
La normativa nazionale prevedeva il pagamento di un indennizzo, per la maggiore usura delle strade, difficilmente sostenibile dal sistema produttivo, ma grazie all’intervento congiunto delle due organizzazioni è stato raggiunto un importante risultato, che tiene conto della specificità dei mezzi agricoli e dell’occasionalità con cui essi circolano su strada.
Per tale motivo – spiegano Coldiretti e CAI Agromec – la spesa a carico del settore è stata tagliata del 70%, contribuendo a una significativa riduzione dei costi di produzione in un momento storico in cui è necessario garantire al Paese il pieno potenziale produttivo per la difesa della sovranità alimentare nazionale.
«La misura entrata in manovra – ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – è importante per il settore agroalimentare, messo a dura prova prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina che hanno fatto esplodere i costi di produzione». «Il settore – ha aggiunto Prandini – deve già affrontare i pesanti rincari dei fattori di produzione, dai fertilizzanti ai mangimi fino ai mezzi agricoli che ne mettono a rischio la competitività».
Secondo Gianni Dalla Bernardina, presidente di CAI Agromec, «ogni provvedimento che riduce gli oneri a carico delle imprese agromeccaniche si riverbera immediatamente sugli agricoltori, aiutando a contenere i costi di produzione. La maggior parte di questi convogli esegue il trasporto e la distribuzione in campo dei fertilizzanti organici di origine zootecnica, che in questo momento si stanno rivelando importanti per ridurre le importazioni di fertilizzanti chimici e favorire la circolarità del processo produttivo, reimpiegando risorse preziose per la conservazione della fertilità dei terreni».