Una quarantina di concessionari provenienti dall’area del triveneto hanno preso parte, il 6 ottobre scorso, al primo Road Show post Covid organizzato da Unacma, l’Unione nazionale dei commercianti di macchine agricole.
La riunione si è tenuta presso un’azienda agrituristica di Noventa di Piave (Venezia) e i vertici dell’associazione sono riusciti a far convergere in quella sede concessionari di riferimento, associati e non, che assieme sviluppano annualmente un fatturato di circa 350 milioni di euro e danno lavoro a 650 persone.
Le tematiche affrontate nelle oltre due ore di relazioni e dibattito sono state le più calde attualmente per gli operatori del settore: si è discusso infatti della tendenza dei grandi gruppi mondiali della meccanica agraria di creare i “big dealer” ma anche della forte penetrazione sul territorio dei concessionari, profondi conoscitori della zona di lavoro e delle problematiche della clientela e di quali possano essere le strategie per esaltare le caratteristiche di ciascuno cercando anche delle collaborazioni e sinergie per provare a immaginare un futuro per tutti.
In sala l’umore era buono, è bene ricordare che i concessionari hanno sempre potuto lavorare durante il lockdown della scorsa primavera assistendo al meglio i loro clienti, agricoltori e contoterzisti che non si sono mai fermati e, nonostante qualche ritardo nelle consegne delle macchine, le previsioni di chiusura dell’anno sembrano orientate quasi tutte verso il sereno.
C’è da dire che un grande aiuto alla formazione del fatturato delle concessionarie lo stanno dando i finanziamenti attivi in questo momento come i Psr (piani di sviluppo rurale) in particolare in Veneto, la Sabatini e il credito d’imposta 4.0 in attesa dell’arrivo, probabilmente a novembre, dei bandi Isi-Inail.
Il presidente di Unacma Roberto Rinaldin ha ribadito più volte durante il suo intervento la necessità di dialogo tra concessionari di brand diversi e di come l’orizzonte imprenditoriale debba essere spostato in avanti a 5 o 10 anni anni per costruire già da ora la concessionaria che verrà.
“Durante la terribile fase del confinamento abbiamo resistito – ha spiegato il numero uno di Unacma- abbiamo imparato a lavorare a distanza, abbiamo anche fatto contratti a distanza e siamo riusciti a accontentare i nostri clienti ricalibrando il lavoro all’esterno e soprattutto all’interno delle nostre aziende; in qualche caso abbiamo anche dovuto fare gli psicologi con i nostri clienti per dare continuità alla nostra attività. Ma quel periodo tribolato – ha concluso il presidente di Unacma- e carico di preoccupazione ce lo siamo messo alle spalle in fretta e abbiamo continuato a lavorare ancora con maggiore impegno.”
Rinaldin ha poi proiettato delle slide con gli andamenti delle immatricolazioni di trattori e mietitrebbie negli ultimi dieci anni nel triveneto, dalle quale è emersa la drastica contrazione delle delle vendite a fronte di un numero di concessionari che è rimasto sostanzialmente invariato.
Il segretarario generale di Unacma Gianni Di Nardo è intervenuto più volte durante il meeting elencando le attività di Unacma, unica associazione di concessionari in Italia e attiva ormai da qualsi 25 anni. Di Nardo ha successivamente affrontato il tema della partecipazione alle fiere nazionali e locali e soprattutto del futuro delle stesse invitando poi i presenti a iscriversi a Eima Digital Preview, la rassegna digitale organizzata da FederUnacoma e che si svolgerà dall’11 al 15 novembre prossimo e che sarà il vero e proprio lancio dell’edizione “fisica” di Eima International che si terrà dal 3 al 7 febbraio prossimi.
In chiusura spazio riservato a Corrado Pinzano e Cosimo De Rinaldis di CoformGest che hanno illustrato le potenzialità della garanzia “Sicura” per le macchine agricole usate da applicare anche per il prolungamento della garanzia sul nuovo e che Unacma ha adottato, otto anni fa, come proposta per i propri associati.
Considerata l’esperienza positiva di questo primo meeting i vertici di Unacma hanno già annunciato che presto si svolgeranno altri Road Show in giro per Italia; rimaniamo in attesa delle date.
Marco Limina