Il conto alla rovescia per la 116° edizione della Fieragricola di Verona è iniziato oggi, 5 luglio, con Fieragricola Day, la presentazione ufficiale dell’evento tenutasi a Gargagnago (Verona) presso la Tenuta Serego Alighieri, immersa tra le colline della Valpolicella.
Mancano poco meno di sette mesi all’inaugurazione dell’edizione del 2024, che si terrà nel quartiere di VeronaFiere dal 31 gennaio al 3 febbraio prossimi, ma gli organizzatori hanno voluto dare un segnale forte sulla direzione e sui contenuti che la manifestazione proporrà il prossimo anno.
Al tavolo dei relatori, moderati con bravura dal giornalista Matteo Bernardelli, erano presenti il presidente di VeronaFiere Federico Bricolo, il direttore commerciale di VeronaFiere Raul Barbieri, il cooordinatore scientifico della rassegna Marino Berton e il sales manager dell’evento Matteo Pasinato.
Nella sala, gremita, erano presenti i rappresentati del mondo dell’industria della meccanica agraria, dei mezzi tecnici e dei servizi, i rappresentati degli agricoltori, degli allevatori e del mondo del contoterzismo.
Federico Bricolo ha aperto la serie di interventi con un ringraziamento al team di Fieragricola per l’organizzazione di Fieragricola Day, un momento di confronto importante con gli attori del mondo dell’agricoltura. “Noi crediamo molto in questa manifestazione – ha spiegato il presidente – vogliamo farla crescere e sostenerla sempre di più. Fieragricola – ha continuato Bricolo – deve essere anche di indirizzo per il settore e questo obiettivo lo raggiungeremo solo se riusciamo a mantenere un rapporto profondo e continuo con tutti gli attori di questo mondo. Questa unione di intenti e la passione per questo mondo che ci unisce tutti – ha concluso Bricolo – dobbiamo portarla all’interno della manifestazione perchè sia di stimolo e di ispirazione per il mondo politico”.
Raul Barbieri, neo direttore commerciale della manifestazione ha posto l’accento sull’entusiasmo e sulla voglia di scoprire le novità che ha sempre visto nei visitatori della rassegna, fin da quando seguiva il padre, per molti anni espositore a Fieragricola. “L’obiettivo del nostro team – ha sottolineato Barbieri – è sempre lo stesso, con in più il desiderio di essere oltre che un contenitore di tecnologia anche uno spazio formativo per i visitatori”.
“Fare agricoltura nell’era del cambiamento climatico e dell’innovazione tecnologica; orientare il cambiamento”; ecco la sintesi che deve emergere da Fieragricola secondo il coordinatore scientifico dell’evento Marino Berton che ha parlato delle tante “agricolture” presenti in Italia dalle Alpi all’isola di Pantelleria. “Fieragricola – ha spiegato Berton – avrebbe l’ambizione di parlare a tutte queste diverse agricolture ma ci muoviamo in un contesto difficile: il cambiamento climatico da un lato e l’innovazione tecnologica dall’altro e la rassegna deve quindi diventare una piazza dove si incontrano gli interessi, i progetti, le innovazioni, le preoccupazioni, la voglia di futuro e la voglia di fare agricoltura. Ci sono grandi sfide la affrontare – ha concluso il coordinatore scientifico dell’evento – perchè l’agricoltura è una fabbrica a cielo aperto ma le risposte oggi le abbiamo e risiedono nella straordinaria varietà di innovazione tecnologica a nostra disposizione che va guidata in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Il sales manager di Fieragricola Matteo Pasinato ha illustrato di seguito l’offerta, statica, dinamica e convegnistica che Fieragricola sta allestendo ed i saloni verticali dedicati a: viticoltura, frutticoltura e olivicoltura, meccanica agraria, zootecnia e agro- bioenergie oltre all’area Fieragicola Tech all’interno della quale ci saranno le proposte del settore relative a robotica e digitale, energie rinnovabili, gestione dell’acqua; uno spaccato sul futuro e anche sul presente del settore.
Marco Limina