L’edizione 2022 di Fieragricola, svoltasi dal 2 al 5 marzo scorsi nel quartiere fieristico di Veronafiere, si è chiusa con un bilancio positivo e certamente oltre le attese. Questa 115ª edizione, slittata a causa della coda pandemica Covid da gennaio a marzo, è partita in modo timido nella giornata inaugurale ma ha visto un crescendo di pubblico e consensi da parte di tutti gli operatori nei giorni successivi.
Alla fine la rassegna internazionale biennale dedicata all’agricoltura ha registrato la visita di 68mila operatori professionali da 80 nazioni.
Con oltre 520 espositori il mondo agricolo è quindi ripartito da Verona con un format trasversale, ma specializzato, che in questa edizione ha riservato un focus particolare al digital farming e alle agroenergie.
In fiera a Verona sono arrivate delegazioni organizzate di top buyer stranieri da 29 Paesi target, grazie alle iniziative di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia, con il finanziamento Maeci e la collaborazione di FederUnacoma.
Gli operatori esteri sono giunti per il 72% dall’Europa, il 12% dall’Africa, l’11% dall’Asia e il 5% dall’America.
A ribadire l’internazionalità dell’evento, quest’anno, anche il Summit internazionale dedicato ai 60 anni della Politica agricola comune che ha inaugurato il salone l’1 marzo, con l’intervento della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha definito la fiera “fonte di ispirazione per le nuove generazioni di agricoltori”.