I trattori cingolati Challenger del gruppo americano Agco hanno sicuramente destato un certo scalpore quando nel luglio del 2017 sono «mutati», per il mercato europeo e del Medio Oriente, nella livrea verde Fendt. Nello specifico parliamo della gamma regina 1100 MT che con la prima serie proposta dal costruttore di Marktoberdorf ha preso in prestito quasi tutto dai cugini Challenger, tra cui anche la trasmissione full-powershift.
Oggi, invece, i modelli 1100 Vario MT sono stati completamente rivisti e pur rappresentando cronologicamente la seconda serie dei cingolati di alta potenza è per Fendt la prima con trasmissione Vario a variazione continua opportunamente predisposta per potenza e sistema di trazione: i cingoli.
Le novità risiedono anche a livello di motorizzazione e struttura portante con un telaio ottimizzato per consentire una maggior portata utile (attrezzature e zavorratura). La gamma, prodotta a Jackson in Minnesota (USA), è suddivisa in quattro modelli coprendo un range di potenza da 511 CV (376 kW) a 673 CV (495 kW). Negli ampi appezzamenti del Ravennate abbiamo guidato il primo esemplare in assoluto presente in Italia: il modello 1162 MT accoppiato a un coltivatore Bednar Terraland DO6500.
Il propulsore è il MAN da 15,2 L di cilindrata con architettura a 6 cilindri con singolo turbo a geometria variabile e intercooler aria-aria, emissionato Stage V grazie all’Egr e al gruppo di post-trattamento rappresentato da Doc, Dpf e Scr con Def, il tutto raggruppato nel voluminoso camino di scarico esterno. La potenza è di 618 CV (455 kW, secondo la normativa ECE R 120 a 1.700 giri/min) con una coppia che arriva a ben 2.900 Nm con andamento costante tra 1.100 e 1.450 giri/min. Particolarità del vano motore è la suddivisione in due comparti: quello anteriore ospitante il gruppo di raffreddamento, che scarica l’aria calda lateralmente grazie a una paratia intermedia, e quello posteriore con il propulsore.
La trasmissione è basata sull’unità Vario Drive TA400T, senza gamme, derivata dalla serie 1000 a ruote con gruppo meccanico epicicloidale e due motori idraulici per azionare solo l’asse posteriore.
La prova, con le caratteristiche tecniche e le impressioni del tester, è pubblicata sul n. 12/2021 di MAD – Macchine agricole domani.
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