L’edizione numero 46 di Eima International è terminata con un bilancio positivo per il numero di visitatori e per quello degli espositori. I dati, forniti dagli organizzatori di FederUnacoma, riferiscono di oltre 346 mila presenze, 63 mila delle quali di stranieri, provenienti da 150 Paesi, che hanno affollato il quartiere fieristico di Bologna Fiere, soprattutto negli ultimi tre giorni della rassegna. Nell’edizione del 2022 i visitatori furono complessivamente 327.000, 57.000 dei quali stranieri.
Non c’è dubbio quindi che i numeri siano di rilievo e che la previsione della vigilia, espressa dagli organizzatori durante la conferenza stampa dell’inaugurazione, di superare il tetto delle 350 mila unità sia stata sfiorata di pochissimo. Tutto questo in una situazione di mercato che potremmo definire, per stare leggeri, alquanto complessa in molte aree del mondo, Europa compresa.
Meno agricoltori nei primi due giorni
Quello che forse è un po’ mancato in questa edizione, soprattutto nelle prime due giornate, è stato il pubblico di agricoltori e contoterzisti. Il motivo è facilmente intuibile; con il clima pazzerello degli ultimi mesi molti imprenditori agricoli hanno preferito rimanere in campagna, approfittando del bel tempo e dei terreni quasi asciutti, per finire la raccolta di soia, mais di secondo raccolto e in pianura padana, sembra incredibile, anche di riso.
Stranieri in crescita
Soprattutto nelle prime giornate abbiano notato la presenza di un grande numero di operatori stranieri dai principali mercati europei ed extra europei; una sensazione che ha trovato conferma anche dai colloqui che abbiamo avuto con numerosi espositori italiani presenti in fiera e dai dati forniti dagli organizzatori.
Una crescita che non sorprende; evidentemente il grande lavoro di internazionalizzazione messo in atto dagli organizzatori di FederUnacoma già da parecchi anni, assieme all’Agenzia Ice, sta dando i frutti sperati, caratterizzando Eima come un palcoscenico di respiro sempre più globale.
Oltre 60.000 prodotti in mostra
Anche in questa edizione la parte espositiva ha, come sempre, messo in mostra una grande varietà di prodotti per il settore dell’agricoltura: dalle trattrici alle mietitrebbiatrici, dalle attrezzature per la lavorazione del terreno e la semina alle macchine per i trattamenti e la raccolta, dai mezzi forestali a quelli per il gardening e la cura del verde.
Riflettori accesi anche su robot, droni, tecnologie digitali e sistemi di intelligenza artificiale che rappresentano la nuova frontiera dell’agromeccanica, e che già oggi sono in grado di rispondere ad alcune delle sfide della sicurezza alimentare, della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici. Complessivamente nei 14 Settori merceologici e nelle 5 aree Focus in cui è tradizionalmente suddivisa la manifestazione sono state circa 60.000 le macchine e attrezzature esposte.
Salone dei componenti, un fiore all’occhiello
Infine Eima International può vantare anche un settore dedicato alla componentistica di assoluto rilievo e cresciuto molto negli anni; oltre 800 gli espositori in quest’area per una superficie complessiva di 30 mila metri quadrati.
L’appuntamento, da segnare già in agenda è per la prossima edizione che si svolgerà dal 10 al 14 novembre 2026.
Marco Limina