Dal bonus bici al click day governato da Inps il sistema Italia ha dimostrato di non essere ancora pronto per quella rivoluzione digitale che molti invece danno per fatta.
Dalle piattaforme all’infrastruttura in termini di banda e copertura territoriale è tutto da rivedere. Per non parlare del modello: spesso il digitale viene inteso come “copia” dei processi burocratici nati con la carta e con la presenza fisica di funzionari, fotocopiatrici, faldoni, ecc.
Anche Eima Digital Preview, svoltasi dall’11 al 15 novembre scorsi, ha dovuto pagare il prezzo di un sistema Paese impreparato.
Le grandi attese per un evento fieristico innovativo, tutto on line, si sono infrante sulla debolissima infrastruttura nazionale della rete che non ha supportato una piattaforma complessa ma pesante, forse migliorabile tecnicamente e nel design, per la quale serve una infrastruttura digitale ben più potente di quella italiana.
Resta tuttavia la bontà del progetto, l’eccellenza produttiva delle aziende espositrici e l’interesse di migliaia di operatori da tutto il mondo per l’iniziativa, così come ha scritto coraggiosamente lo scorso 14 novembre FederUnacoma nel post facebook di scuse a espositori e visitatori per il malfunzionamento della piattaforma. Va riconosciuto anche il grande impegno degli organizzatori per aver voluto perseguire per primi in Europa l’idea di una fiera digitale della meccanica agraria.
L’interesse da parte del pubblico è testimoniato anche dalla partecipazione al programma dei webinar che hanno proposto tematiche di estrema attualità e relatori preparati, mentre a onor del vero sarà invece necessario lavorare maggiormente sulla parte espositiva.
Positivo il bilancio, fornito dagli organizzatori, per quanto riguarda i seminari e gli incontri on-line: nei cinque giorni si sono realizzati – grazie alla collaborazione con università, case editrici, associazioni professionali e aziende espositrici – oltre 120 eventi, che hanno visto la partecipazione di un nutrito pubblico. Il conteggio del traffico sulla piattaforma indica, al termine dei cinque giorni, un totale di oltre 59 mila accessi, con circa 10 mila utenti collegati per gli eventi e le attività seminariali.
La piattaforma verrà perfezionata nelle prossime settimane – comunica FederUnacoma – e resa fruibile anche in seguito per le aziende e le organizzazioni che rappresentano il mondo dell’agricoltura e della meccanica agricola, in preparazione all’EIMA “fisica” che si terrà nel 2021.
La storia di Eima è quella di una rassegna straordinaria che negli anni è cresciuta in maniera esponenziale dando lustro all’Italia, alle aziende del settore della meccanica agraria, a quelle che gravitano nell’indotto e nei servizi. Tutti siamo cresciuti con Eima International e tutti le dobbiamo qualcosa.
Ora non rimane che collaborare nella costruzione di una nuova stagione espositiva che contempli la fiera digitale in abbinamento a quella fisica, che non potrà mai mancare, perché nel nostro mondo siamo abituati a vedere da vicino e toccare con mano tutta la tecnologia che l’industria offre.