Eima International è finita ma di questa edizione si parlerà a lungo tra gli addetti ai lavori. Durante tutti e cinque i giorni di svolgimento dal 9 al 13 novembre scorsi, il quartiere fieristico bolognese è stato letteralmente preso d’assalto da un pubblico numeroso che, secondo i dati forniti da FederUnacoma, la federazione nazionale dei costruttori di macchine per l’agricoltura, è stato di 327.100 unità, 57.300 delle quali provenienti dall’estero.
Il 2022 ha segnato il ritorno della manifestazione ai livelli pre-pandemici con 1.500 case costruttrici presenti, 480 delle quali provenienti dall’estero in rappresentanza di 40 Paesi e con visitatori da 160 Nazioni. 128.000 i metri quadrati occupati dagli stand espositivi suddivisi tra i cinque classici e affermati saloni tematici: Eima Components, Eima Idrotech, Eima Green, Eima Digital ed Eima Energy.
I numeri sono lì a testimoniare il successo della rassegna ma oltre alle cifre, comunque da record, crediamo che contino le positive sensazioni respirate tra gli stand e che dovrebbero garantire nuovo vigore a tutta la filiera agromeccanica, dopo gli stress patiti a causa della pandemia e della guerra in corso alle nostre porte.
In questo scenario complicato va dato merito a FederUnacoma, organizzatrice della rassegna, di non avere mai interrotto il canale di comunicazione con i propri espositori e visitatori, mantenendo nel contempo viva l’interlocuzione con le istituzioni e i vari governi che si sono succeduti in questi anni; un lavoro delicato ma che ne ha messo in luce la preparazione e la tenacia.
L’edizione 2022 ha quindi ulteriormente rafforzato la penetrazione del brand Eima International presso gli operatori del settore: agricoltori, contoterzisti, tecnici di campo, rappresentati della distribuzione e del settore dei componenti, di enti, associazioni e istituzioni che a vario titolo cooperano nel variegato mondo dell’agromeccanica.
Tra gli aspetti caratterizzanti della rassegna c’è senza dubbio, da sempre, la capacità di attrarre visitatori da ogni continente, in virtù anche di una proposta espositiva che offre macchine, sistemi e servizi per le diverse necessità di un’agricoltura da praticare in ogni area del mondo.
Ad Eima International, infatti, non sono soltanto le macchine agricole ed i sistemi tecnologicamente avanzati a catturare l’attenzione del visitatore ma anche le proposte di attrezzature basiche, poco usate in Europa ma che trovano eccezionali sbocchi di mercato in numerosi Paesi emergenti o in aree dove la capacità di investimento degli agricoltori è ancora limitata.
Si fa abbastanza presto a parlare di digitalizzazione, elettrificazione ed elettronica, di sistemi di coltivazione a basso impatto ambientale, di risparmio nell’utilizzo dei mezzi tecnici il tutto coniugato alla necessità della sicurezza degli operatori durante il lavoro. Quando però tra gli stand queste tecnologie si toccano con mano e sono pronte per il mercato si comprende quanto lavoro ci sia dietro e anche la grande necessità di formazione da parte di chi questi sistemi li dovrà utilizzare sul campo; ecco un’altra grande sfida che va affrontata presto.
La prossima edizione di Eima International si terrà dal 6 al 10 novembre 2024.
Marco Limina
L’articolo completo sarà pubblicato sul n. 38/2022 de L’Informatore Agrario e disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale