I ricercatori dell’Harper Adams University hanno automatizzato la coltivazione di un ettaro di orzo senza entrare direttamente in campo. I risultati positivi li hanno spinti ad annunciare un nuovo progetto, partito nel 2019 e della durata di un triennio, per coltivare i terreni di un’azienda agricola di 35 ettari con tre differenti colture.
L’intento anche in questo caso è quello di dimostrare la capacità e l’abilità di questi sistemi nel ridurre i livelli di compattamento del suolo e l’applicazione dei sistemi di agricoltura di precisione.
L’azienda agricola diventa quindi un banco di prova per l’innovazione in agricoltura e se il progetto avrà successo potrebbe diventare un laboratorio dove le aziende costruttrici potranno testare le proprie macchine e attrezzature innovative.
L’idea però è sempre la stessa, quella originaria del 2016: avere veicoli più piccoli, senza pilota, che lavorano insieme senza soluzione di continuità negli stessi campi, tutti controllati a distanza.
Il progetto prevede anche il trasferimento delle macchine e attrezzature dal centro aziendale agli appezzamenti, tra gli appezzamenti e il rientro in sede aziendale dopo avere completato il lavoro. È questa un’altra grande sfida che i ricercatori si sono proposti di affrontare per avvicinarsi sempre di più alle condizioni reali di campo.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 32/2020
“Hands Free Hectare” un ettaro di orzo coltivato da remoto
a cura dei ricercatori Harper Adams University
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