Il Cema (l’associazione europea delle imprese di costruzione di macchine agricole) ha svolto come ogni mese la sua indagine presso gli associati. I risultati riportano per il mese di giugno una situazione del settore ancora critica ma leggermente migliore rispetto a quella del mese di maggio.
L’indice generale del clima imprenditoriale per l’industria delle macchine agricole in Europa è ulteriormente migliorato, ma continua a essere fortemente negativo a -47 punti (su una scala da -100 a +100) dopo essere calato bruscamente e profondamente come non era accaduto dalla crisi finanziaria 2008-2009.
La sensazione degli industriali del settore sembra essere migliore per l’immediato futuro.
Nel mese di maggio il 75% dei rappresentanti del settore che hanno partecipato all’indagine si aspettava, entro la fine dell’anno, un calo del fatturato, mentre questa percentuale è scesa nell’ultimo rilevamento al 56%.
Le restrizioni in corso per Covid-19 sono state ulteriormente allentate lungo tutta la filiera e fino all’utilizzatore finale delle macchine agricole e la capacità produttiva delle imprese dei costruttori è salita ora all’83% rispetto al livello precedente pre Covid-19.
Qualche problema persiste ancora a livello di distribuzione anche se la situazione è in miglioramento mentre decisamente in fase di crescita è il settore delle forniture alle fabbriche che ora soddisfa la domanda per l’88%.
Per quanto riguarda le vendite, anche se le aspettative sono notevolmente migliorate, tra i partecipanti al sondaggio esiste ancora una chiara maggioranza che si aspetta riduzioni del fatturato da tutte le regioni tranne la Scandinavia.
Marco Limina