Case IH Quadtrac 715: nato per non mollare

Gli imponenti Quadtrac sono figli dell’iconica serie americana Steiger del costruttore Case IH, trattori gommati e articolati concepiti per lavorare su grandi estensioni con attrezzature trainate.

La produzione degli Steiger ebbe inizio nel 1990 nello stabilimento di Fargo (North Dakota) con i modelli 9200. Fu al Farm Progress Show in Columbus, Indiana (USA) che per due edizioni consecutive, 1992 e 1993, comparvero i primi prototipi di Steiger muniti di sottocarro con quattro cingoli denominati Quadtrac. Dopo qualche anno di test e prove in campo i Quadtrac vennero introdotti ufficialmente sul mercato nel 1996 nella versione iniziale da 360 CV.

Con i Quadtrac, Case IH volle offrire una soluzione alternativa e migliorativa ai tradizionali trattori bicingoli. L’obiettivo, fin dai suoi esordi, era avere una macchina cingolata per il traino pesante che consentisse di eliminare le ingombranti gommature doppie o addirittura triple che ancora oggi si adottano negli Stati Uniti sui trattori gommati e articolati.

Rispetto ai trattori bicingoli, il quadricingolo consente di evitare l’effetto «power hop» ovvero il leggero impennamento della parte anteriore che si verifica all’aumento dello slittamento del cingolo con conseguente riduzione della potenza di trazione oltre che il trascinamento dei cingoli in fase di manovra.

Negli anni il Quadtrac ha subìto continui miglioramenti anche a livello di motorizzazione raggiungendo oggi più del doppio dei CV dall’anno del suo esordio: 778 CV. La serie completa prevede sei modelli, dal più piccolo 475 proseguendo con il 525, 555, 595, 645 e 715. Per il mercato italiano saranno disponibili tutti ad eccezione del minore 475.

In 28 anni di commercializzazione, sono stati venduti in Italia circa un centinaio di unità di Quadtrac, tra le regioni Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia ma anche Toscana e Marche.

Lo scorso mese di luglio abbiamo avuto l’opportunità di salire sul primo esemplare arrivato in Italia della nuova serie di Quadtrac, nel modello di punta 715, con circa 130 ore di lavoro all’attivo.

Lo abbiamo provato con un coltivatore Alpego Skat Max da 5 m di larghezza, munito di sistema Isobus. La prova è stata realizzata presso la Società agricola Le Gallare di Codigoro in provincia di Ferrara.

La prova, con le caratteristiche tecniche e le impressioni del tester, è pubblicata sul n. 10/2024 di MAD – Macchine agricole domani.

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