Il 2021 sarà ricordato soprattutto per la pazza corsa dei prezzi dell’acciaio passato da 385 euro/t di giugno 2020 a 1.150 euro/t dello stesso mese di quest’anno. Un incremento di quasi il 200% in 12 mesi.
Costo in deciso aumento, difficoltà di reperimento di materiale e interventi normativi dell’UE in tema di importazioni: sono i tre elementi più rilevanti che hanno caratterizzato il mercato dell’acciaio nella prima parte dell’anno.
Costo dell’acciaio alle stelle
Il 2021 sarà ricordato soprattutto per la corsa dei prezzi, che hanno toccato vette inesplorate, stabilendo nuovi record per moltissimi dei prodotti che popolano il settore dell’acciaio. I grandi protagonisti della cavalcata delle quotazioni sono stati i coils in acciaio al carbonio (semilavorati dell’industria siderurgica, prodotti piani avvolti in rotoli).
Questi prodotti hanno iniziato la ripresa a giugno 2020, dopo che in quel mese avevano toccato i minimi dell’ultimo quadriennio (prezzo base 385 euro/t franco fabbrica), arrivando a fine anno a circa 700 euro/t.
Nei primi mesi del 2021 la crescita dei prezzi è accelerata: spinta dalla scarsa disponibilità di materiale, che si è protratta fino all’estate, la corsa delle quotazioni ha visto varcare «quota 1.000» in maggio e toccare i 1.150 euro/t in giugno.
La marcia dei coils a caldo ha trascinato verso l’alto i prodotti derivati, come i coils a freddo, le lamiere e i tubi saldati, ma anche prodotti non direttamente correlati, come il comparto dei lunghi in acciaio al carbonio. La carenza di materiale ha colpito anche i segmenti dell’acciaio inossidabile, i cui prezzi hanno continuato a crescere anche ad agosto, e dei prodotti lunghi in acciai speciali.
Prorogata la misura di salvaguardia
La misura di salvaguardia prevede un quantitativo massimo di prodotti acquistabili dai Paesi extracomunitari liberamente, superato il quale è possibile comprare acciaio solo pagando un dazio del 25%. La Salvaguardia, inizialmente prevista per una durata massima di 30 mesi, sarebbe andata in scadenza lo scorso 30 giugno.
L’UE ha ritenuto necessario prorogare la Salvaguardia per un ulteriore periodo di tre anni, ma con un’opzione di sospensione anticipata al 30 giugno 2023.
CBAM – Carbon border adjustment mechanism
Guardando più nel lungo periodo, nel 2026 il comparto europeo dell’acciaio sarà condizionato da un altro elemento, il CBAM – Carbon border adjustment mechanism (il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera).
Questo meccanismo è parte integrante del Green Deal europeo e nasce per disincentivare, tramite l’applicazione di dazi all’importazione, il cosiddetto «carbon leakage», ovvero il trasferimento delle emissioni di CO2 da Stati con legislazioni restrittive sul piano ambientale a Stati con legislazioni più permissive.
Tratto dall’articolo pubblicato su MAD Macchine Agricole Domani n. 10/2021
Caro acciaio, tra aumenti e limitazioni all’import
di S. Ferrari
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