“È un momento di euforia del settore a livello mondiale e nazionale”. Con queste parole Alessandro Malavolti, presidente di Federunacoma ha aperto il suo intervento a Bologna durante la conferenza stampa di presentazione della 44ª edizione di Eima International, la rassegna mondiale delle macchine, delle attrezzature e della componentistica per l’agricoltura e la cura del verde che si svolge dal 19 al 23 ottobre nel quartiere fieristico di BolognaFiere.
Per descrivere il periodo che stiamo attraversando il presidente di FederUnacoma è partito dai numeri, quelli delle vendite di trattori nei principali mercati mondiali, che nei primi nove mesi di quest’anno hanno visto, secondo i dati forniti dalla associazioni nazionali dei costruttori di macchine agricole, crescite straordinarie in quasi tutte le aree del mondo.
Ad eccezione del continente africano, il “giro del mondo” dei mercati dei trattori offre uno scenario molto positivo con: Stati Uniti + 12% con 246.000 unità immatricolate, Spagna + 13% (8.245), UK + 20% (11.247), Germania +6,8% (25.700), Turchia + 49% (39.000), India +25% (680.000), Russia +24,4% (17.400), Giappone +35,7% (oltre 10.700) anche se per questi due paesi il dato è riferito al mese di giugno 2021.
Anche in Italia le immatricolazioni, dei primi nove mesi, elaborate dall’Ufficio studi e statistiche di Federunacoma su dati del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, mostrano numeri “mai visti prima” – sottolinea Malvolti – con crescite del 43,8% per i trattori (18.510), del 50,4% per le mietitrebbie (358), del 18,9% per le motoagricole (497), del 27,3% per i rimorchi (7.459) e del 78,4% per i sollevatori telescopici (1.156).
L’Italia è da sempre un paese vocato alle esportazioni e i numeri dei primi sei mesi del 2021 confermano questa predisposizione con un export di trattrici, secondo i dati Istat, cresciuto del 56,7% per un valore complessivo dei primi 6 mesi dell’anno di 846 milioni di euro e delle macchine agricole di 23,8% con un valore complessivo gennaio-giungo 2021 pari a 2,1 miliardi di euro.
“Le motivazioni di questa crescita – ha spiegato il numero uno di FederUnacoma- hanno più radici e sono in parte legate alla ripresa economica globale, che vede la stima di un Pil del 5,9% nel 2021 e del 4,9% nel 2022 e in parte dovute all’andamento dell’agricoltura e alle sue prospettive di sviluppo per i prossimi anni, che rendono necessari investimenti in tecnologie e sui giovani”.
Analisi sostenuta anche dal recente rapporto Fao che prevede un aumento della produzione agricola del 18% e di quella della carne del 13% entro il 2030.
A tutti questi dati positivi si contrappongono le grandi sfide che il settore dell’agricoltura sta affrontando: nel 2030 sulla terra saremo 8,5 miliardi di persone con il 40% del pianeta arido, perdiamo ogni anno 12 milioni di ettari di terreno coltivabile, consumiamo una quantità d’acqua sei volte superiore a quella che utilizzavamo un secolo e l’agricoltura, in particolare assorbe il 70% delle risorse di acqua dolce.
È chiaro quindi che bisogna intervenire e fare molto presto: la tecnologia, anche quella che vedremo durante questa edizione di Eima International, applicata al settore degli impianti, dei sistemi e delle macchine agricole sarà la chiave di volta per gestire al meglio le risorse naturali, rendere coltivabili le aree impervie, manuntenere le aree forestali e i territori a rischio e alimentare l’industria dei biocombustibili.
Ma dopo la burrasca pandemica la produzione industriale e tecnologica, deve anche fare i conti con una altro problema scottante: la carenza di componenti e la crescita esponenziale delle loro quotazioni. Durante la conferenza stampa di Bologna è stata mostrata una slide con gli incrementi percentuali di alcune tipologie di materie prime che nell’ultimo anno hanno visto letteralmente schizzare le loro quotazioni: polietilene +160%, rame +120%, lamiere +234%, acciai +200% e costi dell’elettricità + 365%, solo per fare qualche esempio.
In questo clima di grande fermento, anche per la ripresa finalmente in presenza degli eventi fieristici, si staglia sullo sfondo l’ombra dell’assenza del ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli che non parteciperà all’inaugurazione della manifestazione bolognese.
“Sono molto deluso e arrabbiato per questa assenza – ha sottolineato il presidente di FederUnacoma – perchè per capire davvero la portata del nostro settore e il valore che esso porta all’economia nazionale l’occasione di Eima International era fondamentale”.
Eima International è la seconda fiera mondiale del settore e in questa edizione nel quartiere fieristico bolognese esporranno 1.350 aziende, 350 delle quali provenienti da 43 Paesi stranieri; saranno inoltre 300 gli operatori dall’estero, da 61 Paesi, che comporranno le delegazioni in visita.
L’articolo completo sarà pubblicato sul numero 35/2021 de L’Informatore Agrario e disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale
Marco Limina