Prima di vedere in campo la versione definitiva del primo trattore specializzato a struttura convenzionale realizzato da Antonio Carraro, il Tony 8700 V, si è dovuto attendere qualche anno, tre anni e mezzo per la precisione. Annunciato nel novembre del 2019 al Sitevi di Montpellier, la manifestazione francese dedicata alla filiera viti-vinicola, il Tony V nasce per rispondere principalmente alle esigenze del «Vigneron» (da qui la «V» del modello), il viticoltore d’Oltralpe abituato da tempo a muoversi tra gli stretti filari collinari dell’Alsazia (Francia nord-orientale) utilizzando macchine dalle caratteristiche decisamente «slim».
Antonio Carraro si è inserito in questo particolare e ristretto segmento di specializzati con trasmissione a variazione continua offrendo un trattore agile e compatto nelle dimensioni: in base agli pneumatici montati la larghezza può variare da un minimo di 988 mm fino a un massimo di 1.320 mm, mantenendo al contempo un baricentro basso (753 mm) per garantire la stabilità generale del trattore.
Lo sforzo progettuale è stato importante non solo nell’inserire in poco spazio tutti i componenti di un trattore 4 cilindri conforme allo Stage V ma anche per garantire prestazioni idrauliche, elettroniche e un livello di comfort adeguati alle esigenze della moderna viticoltura.
Lo scorso fine maggio, tra i filari del Lugana nella zona di Lonato (Brescia), abbiamo avuto l’occasione di esaminare e provare in anteprima un pre-serie del nuovo Tony 8700 V da 75,3 CV di potenza con trasmissione ibrida idrostatico-meccanica a gamme robotizzate.
Motore
Il propulsore è il Deutz 2.9 L4 turbo intercooler a 8 valvole in classe di emissione Stage V scelto da Antonio Carraro per le sue doti di compattezza. La potenza erogata è di 75,3 CV (55,4 kW) a 2.200 giri/min con una coppia massima di 375 Nm a 1.400 giri/min.
Trasmissione
La trasmissione del Tony V è frutto di uno sviluppo congiunto tra l’a¬zienda tedesca Linde Hydraulics e Antonio Carraro. Applicata su di¬verse serie di trattori del costrutto¬re padovano (SR, TR, TTR, City e Mach 4) la trasmissione «Tony» ha un comportamento del tutto simile a un cambio CVT, ma dal punto divista costruttivo è differente.
Di tipo misto, presenta una componente idraulica con motore a cilindrata fissa e pompa a portata variabile alla quale è affiancata un’unità meccanica a 4 rapporti meccanici robotizzati innestabili sotto carico e controllo elettronico della velocità e del regime motore.
Idraulica
L’impianto idraulico è composto da tre circuiti indipendenti: uno per il cambio e due per i servizi, ciascuno con la propria pompa dedicata. I distributori, fino a un massimo di 9 a doppio effetto (per un totale di 26 innesti grazie ai deviatori di flusso e ritorni liberi), possono contare su un serbatoio da 35 L di olio e una pompa a portata variabile da 90 L/min con pressione massima di esercizio di 200 bar.
Con la funzione ExtraFlow la portata massima disponibile ai distributori può arrivare a 137 L/min in quanto va a sfruttare quella da 47 L/min dedicata a sterzo, sollevatore, servizi.
La prova, con le caratteristiche tecniche e le impressioni del tester, è pubblicata sul n. 7-8/2023 di MAD – Macchine agricole domani.
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