Il 16 luglio è l’ultimo giorno utile per versare la prima rata dei contributi obbligatori dovuti dai lavoratori autonomi agricoli – coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali – per l’anno 2020, la cui entità è stata definita dall’Inps con una circolare solo l’8 luglio scorso.
Per effettuare il versamento dei contributi è necessario scaricare e stampare i modelli F24 dal «Cassetto previdenziale autonomi agricoli» disponibili sul sito dell’Istituto previdenziale.
Molti operatori lamentano forti disagi legati all’espletamento delle pratiche, in particolare, per i ritardi nell’emanazione del decreto ministeriale recante i criteri per la definizione dei contributi obbligatori, che hanno fatto conseguentemente slittare la predisposizione sul portale Inps dei modelli F24 per i pagamenti.
Per tale motivo Agrinsieme ha scritto alle istituzioni competenti per chiedere una proroga del termine del 16 luglio. «Riteniamo di grande importanza – scrive Agrinsieme – accordare una congrua proroga così da permettere alle nostre sedi di effettuare gli adempimenti previdenziali e contributivi previsti senza dover gravare in modo oneroso sulle aziende; nell’impossibilità di arrivare a una soluzione di questo tipo, chiediamo in subordine di non applicare sanzioni in caso di ritardo nei pagamenti».