Datori di lavoro agricolo senza indicazioni per usufruire dell’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, dovuti per il primo semestre 2020, riconosciuto dal decreto Rilancio alle imprese più danneggiate dall’emergenza Covid-19 appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole nonché dell’allevamento, dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura.
Con l’approssimarsi della scadenza di pagamento, il 16 settembre scorso, la mancata pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale che avrebbe dovuto definire criteri e modalità di attuazione dello sgravio e delle conseguenti istruzioni dell’Inps hanno infatti creato molta confusione circa il comportamento da tenere da parte delle aziende interessate.
Oltre a questo problema le organizzazioni sindacali degli agricoltori hanno evidenziato altre criticità della misura, a cominciare dalla disparità di trattamento tra i vari comparti agricoli e dall’ingiustificata esclusione dall’esonero del contributo antinfortunistico Inail.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 31/2020
Sgravi contributivi straordinari nel caos
di T. Pagano
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