Con un apposito decreto del 15 marzo scorso il Ministero delle finanze ha stabilito, per il biennio 2018-2019 e per ciascuna specie di animali, il numero di capi allevabili rientrante, ai fini del calcolo delle imposte sul reddito, nella tassazione catastale, considerando la potenzialità produttiva dei terreni e le unità foraggere occorrenti per la specifica specie allevata.
È di conseguenza possibile calcolare in modo forfettario (per ditte individuali e società semplici), con un apposito coefficiente, anche il reddito relativo agli eventuali capi eccedenti.
Per il biennio 2018-2019 il decreto ha aggiunto altre tipologie di animali per i quali l’allevamento può rientrare nel reddito agrario dei terreni, ovvero le tartarughe e i camelidi (ad esempio i lama).
I valori sono da utilizzare già per la compilazione della dichiarazione dei redditi di quest’anno, relativa al 2018.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 15/2019
Pubblicato il decreto allevamenti
di D. Hoffer
L’articolo completo è disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale