Le centrali cooperative Agci-Agrital, Confcooperative-Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare e le organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, hanno raggiunto l’accordo sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale delle cooperative di trasformazione alimentare.
La firma fa seguito all’accordo ponte siglato lo scorso giugno che aveva introdotto incrementi retributivi con decorrenza 1° dicembre 2019. Il nuovo contratto avrà vigenza fino al 2023.
L’accordo prevede un aumento dei minimi tabellari, a parametro medio 137, di euro 62,57 (pari a circa un + 4,43%), che va a sommarsi all’importo di 21,43 euro già riconosciuto nel corso dell’anno 2020. A questi si aggiungono 35 euro al medesimo parametro quale «Incremento aggiuntivo della retribuzione».
Le organizzazioni cooperative esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta. Il contratto riconosce la specificità cooperativa nella parte normativa, mentre per quanto riguarda l’aspetto economico vi è un sostanziale allineamento con le aziende di settore.
Sono state inoltre riconosciute altre forme di indennità per i lavoratori come 8 ore/anno di permessi aggiuntivi in presenza di genitori anziani, maggiore tutela ai lavoratori per far fronte ad esigenza di assistenza dei figli, lotta alle discriminazioni e alle molestie sessuali e mobbing.