Sanzioni più pesanti in materia di sicurezza sul lavoro e lavoro nero

Il Governo ha dato il via a un pacchetto di misure urgenti che inaspriscono il regime sanzionatorio in materia di salute e sicurezza, appalti irregolari, lavoro nero e che, in gran parte, riguardano anche le aziende agricole.
In particolare, vengono ampliate le condizioni che il datore di lavoro deve rispettare per l’accesso a benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, per ricomprendervi – oltre alla regolarità contributiva (Durc) – anche l’assenza di violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale. Sarà comunque possibile accedere ai benefici in caso di successiva regolarizzazione degli obblighi contributivi e assicurativi e delle altre violazioni di legge, entro i termini indicati dagli organi di vigilanza.

È stato ulteriormente aumentato (del 10%) l’importo della cosiddetta maxi-sanzione per lavoro nero (che era stata già aumentata del 20% nel 2018), determinando un incremento totale rispetto all’importo originario pari al 30%. Verrà inoltre istituita una speciale lista di aziende che, all’esito di accertamenti ispettivi in materia di lavoro e di legislazione sociale, non siano risultate irregolari. L’attestato di conformità rilasciato dall’Ispettorato del lavoro determinerà l’iscrizione nella lista che sarà consultabile pubblicamente. L’azienda iscritta sarà esclusa da ulteriori verifiche ispettive per un periodo di 12 mesi (l’immunità non vale per le verifiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per le attività di indagine disposte dalla Procura della Repubblica).

Viene anche reintrodotto il regime sanzionatorio penale nei casi di esercizio non autorizzato dell’attività di intermediazione e di somministrazione di lavoratori, anche fraudolenta, nonché di appalto e distacco irregolare, con la previsione della pena dell’arresto in alternativa all’ammenda (i cui importi vengono anche aumentati rispetto alla normativa precedente). Sanzionato penalmente anche l’utilizzatore di lavoratori somministrati o intermediati in modo irregolare (arresto fino a 1 mese o ammenda di 60 euro per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione).

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 14/2024
Inasprite le sanzioni in materia di salute e sicurezza, appalti irregolari, lavoro nero
di T. Pagano
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