Per accedere agli sgravi contributivi Inps (vedi), le aziende che hanno diritto devono presentare telematicamente la domanda all’Istituto previdenziale entro il prossimo 12 maggio. L’esonero, che opera solo sui contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro, con esclusione dei contributi Inail, di quelli per la formazione continua (0,30%) e della quota a carico dei lavoratori, riguarda tutte le categorie di dipendenti occupati nel primo semestre del 2020, cioè operai, impiegati, quadri e dirigenti.
La procedura prevede che le imprese interessate dichiarino nella domanda tutti gli aiuti percepiti o richiesti nel periodo emergenziale alle diverse amministrazioni pubbliche che rientrano nel paragrafo 3.1 del «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19». Tale adempimento si sta rivelando particolarmente oneroso per i richiedenti e le strutture che li assistono nella materiale stesura della domanda, considerata la complessità, lacunosità ed eterogeneità della normativa di riferimento.
Occorre infatti verificare, azienda per azienda, quali aiuti ha percepito (o sta per percepire) sulla base di previsioni nazionali (assai numerose) e locali (Regioni, ecc.) e distinguere tra questi ultimi solo quelli rientranti nel citato paragrafo 3.1 del «Quadro temporaneo». Operazione tutt’altro che agevole, considerati anche i tempi ristretti per la presentazione delle pratiche
Per rendere più semplice l’accesso al beneficio da parte degli interessati, sarebbe stato meglio richiedere una semplice autocertificazione rispetto al superamento o meno della soglia, rinviando «a valle» i controlli da parte dell’Inps.
Andrebbe, in altre parole, corretto e superato quanto previsto dal decreto ministeriale 15 settembre 2020, che detta le regole per l’attuazione della misura.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 15/2021
Sgravi contributivi Inps finalmente operativi, burocrazia permettendo
di T. Pagano
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