La Commissione europea ha approvato il 10 dicembre scorso una modifica al regolamento sugli aiuti «de minimis» destinati al settore agricolo, introducendo alcune novità per rafforzare il sostegno agli agricoltori nell’UE.
Gli aiuti de minimis costituiscono una speciale tipologia di sostegno finanziario che gli Stati membri possono concedere agli agricoltori senza la necessità di una preventiva autorizzazione da parte della Commissione europea perché considerati di modesta entità e pertanto non ritenuti in grado di generare squilibri sugli assetti concorrenziali e sugli scambi nel mercato unico europeo.
Il regolamento de minimis agricolo è stato rivisto l’ultima volta nel 2019 e la sua scadenza era prevista per il 31 dicembre 2027. Il testo rivisto si applicherà fino al 31 dicembre 2032.
Le novità
La principale novità è rappresentata dal raddoppio del massimale per beneficiario, che passa da 25.000 a 50.000 euro per un periodo di tre anni. Un’altra rilevante novità è rappresentata dall’eliminazione del limite settoriale, che finora impediva agli Stati membri di destinare più del 50% del massimale nazionale a un singolo comparto produttivo.
Registro centrale obbligatorio
La gestione degli aiuti sarà semplificata grazie all’introduzione di un registro centrale obbligatorio, gestito a livello nazionale o europeo, per monitorare i fondi concessi a ciascun beneficiario.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 1/2025
Il de minimis «raddoppia»
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